Il sesso non va in pensione

Eppure il sesso non va in pensione, o almeno non dovrebbe. Le donne mature ormai non sono più obbligate dal tempo e dalla società a rinunciare a vivere la propria sessualità. Al contrario hanno a disposizione le conoscenze mediche per riuscire a comprendere e ad accettare i cambiamenti del proprio corpo. Possono cosà ritrovare il giusto equilibrio fra eros e terza età .

Le statistiche, tuttavia, dicono che le donne italiane si rivolgono ad uno specialista con difficoltà per esporre i propri problemi sotto le coperte. Parlare di sesso é particolarmente imbarazzante, specie se il medico é un uomo.

Ma c’é di più: le donne italiane in menopausa spesso non accettano i consigli dei ginecologi di iniziare una terapia sostitutiva e non confidano i loro problemi legati al calo del desiderio ed alla difficoltà di vivere serenamente l’intimità di coppia. Hanno paura di farsi aiutare. Preferiscono rassegnarsi e rinunciare ad avere una vita sessuale, a tutto discapito della propria felicità e del rapporto con il partner.

Un esempio totalmente opposto é il personaggio televisivo Yetta, zia della tata Francesca Cacace, protagonista del popolarissimo telefilm americano. Lei, arzilla vecchietta tutto pepe, é un esempio lampante e simpatico di come si possa parlare di sesso e viverlo in modo libertino, senza limiti di età.

Certo noi non viviamo in America e soprattutto non siamo i personaggi di un film, ma a volte ritrovare il desiderio e ricominciare a vivere una vita sessuale con il proprio compagno puà essere davvero facile.
Non é necessario imbottirsi di ormoni. Possono bastare piccoli accorgimenti come pomate o cerotti a basso dosaggio di testosterone: chiedete consiglio al vostro medico.

E poi parlate serenamente con il vostro compagno. Ricordategli che una donna per essere felice sotto le lenzuola ha soprattutto bisogno di sentirsi amata ed apprezzata. Questa é la migliore terapia contro il calo del desiderio. A qualsiasi età.