Gestualità, quanto conta nei rapporti interpersonali

Noi italiani siamo conosciuti all’estero per tante bellissime tradizioni, dall’alta moda all’ottima cucina, dall’arte ai componimenti poetici e letterari. Una cosa che però ci rimproverano gli altri europei, soprattutto i nordici, è il nostro infinito gesticolare. Non ce ne rendiamo conto, ma quante volte, durante il giorno, restiamo zitte e parliamo a gesti con un’amica a lavoro, a scuola, o in un luogo ove è bene non far rumore? Saper decifrare la gestualità altrui potrebbe essere un’ottima “arma” per comprendere le situazioni, perchè da piccoli movimenti, spesso trascurati, riusciremmo a capire meglio chi abbiamo di fronte e che tipo di sentimenti sta provando per noi. Impareremmo anche a calibrare meglio la nostra, per non fuorviare chi si rapporta con noi.

Un segno di apertura femminile, che indica disponibilità (non necessariamente di natura sessuale, anzi) è considerato accavallare le gambe e lasciare che la gamba poggiata resti morbida e un po’ “dondolante; toccarsi i capelli, poi, indica una sorta di volontà seduttiva, poichè stiamo mettendo in risalto una delle armi che le donne hanno da sempre per affascinare l’altro sesso, ovvero dei bei capelli morbidi e setosi; lo stesso si può dire quando ci tocchiamo il collo, o altre parti del corpo che richiamano atavicamente alla sessualità.

Chiaro segno di interesse è rappresentato da un fugace contatto mentre la conversazione è in corso: una mano sulla spalla, un ginocchio che si appoggia al vostro, la mano dell’altro che sfiora la vostra, sono sintomi di un certo coinvolgimento emotivo; questi gesti, però, potrebbero essere voluti dal vostro interlocutore per richiamare la vostra attenzione, qualora vi ritenesse troppo “svagati” e poco concentrati sulle sue parole.

Se volete sapere cosa un uomo pensa di se stesso e se sta cercando di far colpo su di voi, prestate attenzione alla sua sigaretta: posta all’angolo della bocca, oppure tenuta tra i polpastrelli del pollice e dell’indice, indica un uomo sicuro di sè e votato alla conquista della preda. Quando chi vi parla muove le mani e rivolge spesso i palmi verso l’alto, è un bel segno di apertura e cortesia, mentre se lo vedete giocherellare con ciò che c’è sul tavolo, battere i piedi a terra, mordersi il labbro inferiore, allora avete davanti a voi una persona particolarmente nervosa. Se il labbro tormentato è quello superiore, il vostro interlocutore è, invece, alquanto perplesso!

Anche il tono della voce rivela molto; un tono alto in maniera innaturale indica solitamente un certo nervosismo o eccitazione da parte del parlante, mentre un tono calmo e rilassato rivela una persona perfettamente a proprio agio. Sinonimo di chiusura totale è invece sedere con le braccia conserte sul petto: se non volete dare l’impressione di essere persone poco socievoli e molto snob, lasciate le braccia aperte e morbide!