Istinto predatorio del cane: ma il postino che colpa ha?

di francesca


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E’ molto frequente il caso di proprietari che lamentano l’attrazione esercitata da oggetti in movimento (biciclette, motorii del famoso postino…), ma anche persone, in particolare bambini, che corrono.

Questo stimolo attivatore spesso produce la messa in atto dell’istinto a inseguire, cosa riconducibile a una componente atavica del cane definita predatoria, ove l’elemento in movimento rappresenta una trasposizione della preda che suscitava il suddetto comportamento rispondendo alla motivazione di soddisfacimento dell’esigenza nutritiva.

Nel nostro cane urbano la motivazione “nutritiva” viene a mancare, ma non l’esigenza di dare sfogo a un riflesso istintivo che produce le problematiche che abbiamo citato.

Ora per ovviare a tale problema si può contestualizzare il predatorio in un ambito motivazionale di gioco, assegnando a una pallina, da noi lanciata e fatta correre, il ruolo di attivatore e di obbiettivo. In questo modo indirizzeremo la sua inclinazione in un contesto adeguato e verso un target opportuno.

EDUCAZIONE SU MISURA

Questo modo di procedere nei termini di un’educazione personalizzata, che tenga conto dei bisogni non solo fisiologici, ma anche etologici e biologici del cane, contribuisce in maniera determinante al benessere psico-fisico del nostro cane e ci permetterà di prevenire l’insorgenza di problemi comportamentali e pratici.

CONCLUSIONI

Crediamo che quanto detto sia sufficiente per aver chiarito la differenza e la diversa finalità tra ADDESTRAMENTO e EDUCAZIONE, laddove il primo è inteso a dare al cane la possibilità e le capacità per svolgere una precisa attività, il secondo mira a formare dei comportamenti.
Alla luce di ciò risulta evidente quanto sia priva di senso la polemica del primato dell’Addestramento rispetto all’Educazione e viceversa: l’Addestramento può venire considerato un corollario dell’Educazione e, sotto ceri punti di vista, il logico e appropriato proseguimento.

Questo perché proprio l’Addestramento e il semplice avviamento a una disciplina cinofila ci consente di poter corrispondere alle vocazioni del nostro cane.

L’Addestramento ci darà così l’opportunità di garantire al nostro cane la possibilità di svolgere dell’attività, elemento della cui carenza il cane urbano risente in maniera spesso grave, in un ambito motivazionalmente coinvolgente ed appagante.

Detto ciò, crediamo che l’obiettivo di tutti noi sia solo uno: ESSERE DEI PROPRIETARI DA FAVOLA e ora stiamo capendo come farlo … buon lavoro a tutti !!!

Michele Raffaelli.
Dottore in Scienze del Comportamento Animale.
Educatore Cinofilo e Consulente Comportamentale.
Responsabile Education PetPRO.
www.petpro.it

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