Come pulire i paralumi in pochi minuti e in modo efficace

di cinziaR


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Paralumi, abat-jour e plafoniere sono bellissimi sistemi di lilluminazione di arredamento che donano all’ambiente circostante completezza, diffondendo la luce con uniformità.

Siano essi di materiali moderni, come metallo o plastica, oppure classici paralumi in stoffa, magari in delicatissima seta, per ogni tipo di paralume si consiglia una tecnica di pulizia adatta e adeguata per detergerli al meglio senza rovinarli.

Come smacchiare un paralume in generale

I paralumi macchiati possono essere tranquillamente lavati con l’utilizzo di acqua se sono in vetro, plastica o tessuto.

Se i paralumi di vetro o plastica (o anche in metallo anti-ruggine) sono estraibili dalla struttura si possono lavare immergendoli in acqua e sapone di Marsiglia.

La temperatura dell’acqua non deve mai essere troppo alta per non infrangere il vetro o deformare la plastica o il metallo.

Se i paralumi macchiati non si smontano dalla struttura, invece, potete pulire la superficie con un panno imbevuto di acqua e detergente sgrassante.

Spruzzate lo sgrassatore sulla macchia, fate agire e poi smacchiate a seconda del materiale del paralume.

Come pulire un paralume in tessuto

Se dovete pulire un paralume in tessuto, la sua pulizia dipenderà dal tipo di stoffa. Dopo aver staccato il paralume in tessuto, lino o addirittura seta, lavatelo come un normale indumento.

Ad esempio, per un tessuto normale come stoffa resistente, cotone, tessuto idrorepellente e così via, mettere in ammollo la stoffa del paralume in una bacinella di acqua tiepida in cui avrete disciolto 2- 3 cucchiai di bicarbonato.

Strofinate lievemente e, se il paralume è macchiato, strofinate maggiormente sulla macchia o utilizzate uno spazzolino per rimuoverla, poi risciacquate e fate asciugare.

Soprattutto se si tratta di un paralume in tessuto che si trova nella cucina potrebbe aver catturato fumi e odori, per cui risulta ancora più importante l’uso del bicarbonato per sbiancare ed eliminare gli odori.

Se vi piace, quando il tessuto si sarà asciugato, applicate qualche goccia di olio essenziale profumato e rimontate il paralume.

Se il paralume non può essere smontato dalla struttura, il consiglio è quello di non bagnarlo per evitare di rovinarlo e procedere, invece, con la pulitura a secco come per i paralumi in carta.

Se la stoffa si è macchiata potete usare un prodotto smacchiante a secco, come quelli studiati appositamente per pulire divani o tappeti macchiati.

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Come smacchiare i paralumi di carta o pergamena

Se dovete pulire paralumi in carta, carta di riso e pergamena è bene utilizzare solo la pulizia a secco perché questi materiali temono molto l’acqua. La carta potrebbe infatti deformarsi e la carta di riso potrebbe addirittura disciogliersi riportando dei buchi.

In questo caso quindi, la soluzione migliore per pulire i paralume di carta è quella di utilizzare il classico piumino passandolo sulla superficie del paralume con dei movimenti che vanno verso l’esterno e verso il basso per allontanare la polvere e non farla ritornare a depositarsi sul paralume. Ancora, potete puntare un ventilatore verso la finestra e pulire il paralume facendo fuoriuscire la polvere.

Normalmente questo metodo è sufficiente per eliminare una buona parte della polvere depositata sui paralumi di carta, ma ovviamente non al 100%.

Se ci sono degli interstizi dove si è depositata polvere che non riuscite a catturare, potete utilizzare una bomboletta a aria compressa munita di cannuccia che trovate in vendita nei negozi specializzati per articoli di elettronica. Questi dispositivi, infatti, servono normalmente per pulire le parti elettroniche più piccole dei computer.

Se invece volete pulire paralumi in pergamena, solo in questo caso, trattandosi di un materiale un po’ più resistente della carta, potete utilizzare un panno di daino bagnata con qualche goccia d’acqua e tamponare la superficie del paralume.

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