piante in casa, mensole per piante idee fai da te
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Le piante d’appartamento venivano usate già da Greci e Romani non solo come forma di home decor, ma soprattutto a causa dei benefici che esse apportavano alla vita quotidiana in casa. Quali sono gli effetti benefici delle piante d’appartamento? Le piante, come noto, producono ossigeno e consumano anidride carbonica grazie al processo di fotosintesi clorofilliana. Praticamente il contrario di ciò che facciamo noi quando respiriamo! E’ ovvio che avendo bisogno di ossigeno per vivere, pertanto, le piante ci aiutano a produrre la quantità di ossigeno che noi consumiamo stando in casa. Le piante d’appartamento infatti aiutano ad aumentare i livelli di ossigeno,ed i nostri corpi lo apprezzano molto. La cosa importante da sapere, però, è che la fotosintesi si ferma di notte quando la maggior parte delle piante non producono ossigeno. Ci sono però alcune piante speciali, come le orchidee, che durante la notte continuano a produrre ossigeno e che pertanto possono “dormire con noi”!
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Gli studi dimostrano che circa il 10% dell’umidità nell’atmosfera totale è garantita dalla presenza di piante sul pianeta. La stessa cosa avviene in casa, dove le piante d’appartamento aumentano il tasso di umidità prevenendo problemi come pelle secca, raffreddori, mal di gola e tosse. Un’altra ricerca rivela che l’umidità prodotta dalle piante in casa blocca la trasmissione di virus, come ad esempio quello dell’influenza.
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Le foglie e le radici delle piante vengono utilizzate negli ambienti chiusi per rimuovere le tracce di vapori tossici. Una certa quantità di sostanze chimiche, come il monossido di carbonio e la formaldeide, può essere rimossa solo grazie alle foglie delle piante che prendono l’anidride carbonica dall’aria per produrre ossigeno in modo unico e inimitabile da qualsiasi macchinario. Tra le piante d’appartamento che permettono di effettuare una rimozione degli inquinanti in ambienti interni chiusi troviamo l’edera inglese (Hedera elica), il crisantemo (Chrysantheium morifolium), la gerbera daisy, il bambù (Chamaedorea sefritzii) e l’azalea (Rhododendron simsii).
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Uno studio condotto dall’Università americana ha rilevato come il recupero postoperatorio dopo un intervento chirurgico sia più veloce nei pazienti che hanno piante nelle loro stanze. La presenza di piante, infatti, pare determini un significativo miglioramento delle risposte fisiologiche, dimostrato dalla minore pressione sistolica e da una riduzione del dolore, dell’ansia e della stanchezza.
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Un certo numero di studi rivela che studiare o lavorare in presenza di piante può avere un effetto decisamente positivo. Lavorare con accanto piante d’appartamento migliora la concentrazione, la memoria e la produttività. Addirittura, la presenza di specifiche piante in casa aumenterebbe la memoria del 20%.
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