Reflusso gastroesofageo: cosa mangiare e cosa evitare

di Romina Ferrante


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Il reflusso gastroesofageo, noto anche come GERD (Gastroesophageal Reflux Disease), è una malattia dell’apparato digerente, una condizione comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago, causando bruciore di stomaco, rigurgito acido e altri fastidi.

Sebbene i farmaci e il trattamento medico siano spesso fondamentali per gestirlo, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel controllarne i sintomi e migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto.

Ecco alcuni utili consigli sulla dieta da seguire.

Cosa mangiare quando si soffre di reflusso gastroesofageo

Tra gli alimenti che vanno immediatamente introdotti nella dieta ci sono le fibre e i cereali integrali. Alimenti come l’avena, il riso e il pane integrale sono ricchi di fibre e possono aiutare a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo. Le fibre favoriscono, inoltre, una migliore digestione e riducono il rischio di reflusso acido.

Chi soffre di reflusso dovrebbe mangiare verdure a foglia verde in abbondanza, in particolare spinaci, cavoli, bietole e tante altre, che costituiscono un’ottima fonte di nutrienti e fibre e favoriscono una migliore digestione, riducendo la pressione dello sfintere esofageo inferiore.

Meglio optare per la frutta meno acida come le mele, le pere, le banane e le pesche. Sono invece totalmente da evitare gli agrumi.

Si consiglia di scegliere sempre carni magre come pollo, tacchino, pesce e tofu e latticini a basso contenuto di grassi come il latte scremato, lo yogurt greco e i formaggi a basso contenuto di grassi possono, anche se in questo caso è necessario monitorare attentamente la propria personale tolleranza.

Anche lo zenzero può essere un valido alleato contro il reflusso esofageo grazie alle sue alte proprietà antinfiammatorie.

Gli alimenti assolutamente da evitare

Tra gli alimenti da evitare ci sono i cibi piccanti e grassi, in particolare i fritti che possono irritare l’esofago e aumentare la produzione di acido nello stomaco.

Bisogna inoltre bandire dalla tavola il cioccolato e la caffeina che possono rilassare lo sfintere esofageo inferiore e consentire al contenuto dello stomaco di risalire nell’esofago.

Chi soffre di reflusso gastro-esofageo deve assolutamente dire addio alle bibite gassate e alcoliche, così come agli agrumi e al succo d’arancia. Le bevande gassate possono causare distensione addominale, l’alcol può aumentare la produzione di acido gastrico, mentre gli agrumi e il succo all’arancia essendo molto acidi possono peggiorare i sintomi del reflusso.

Si consiglia di non mangiare cibi ad alto contenuto di sodio (formaggi, salumi ecc.), che possono favorire la ritenzione di liquidi e aumentare la pressione addominale, contribuendo al reflusso gastroesofageo.

Mangiare porzioni più piccole, evitare di mangiare troppo vicino all’ora di coricarsi e mantenere un peso sano possono anche aiutare a ridurre i sintomi del reflusso.

Ogni individuo può reagire in modo diverso ai cibi, quindi è essenziale tenere un diario alimentare per identificare gli alimenti specifici che possono scatenare o peggiorare il reflusso e consultare periodicamente un medico o un nutrizionista in modo da creare una dieta personalizzata e ridurre in modo significativo l’impatto del reflusso.

Foto da depositphotos.com

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