Pace mentale a 60 anni: evita questi 5 errori fondamentali

di Redazione
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La ricerca della felicità cambia nelle diverse fasi della vita. Durante l’infanzia, la gioia risiede nel gioco; nell’adolescenza, si trova nella compagnia degli amici; nella prima età adulta, si persegue la crescita professionale. Con l’avanzare degli anni, emerge il desiderio di tranquillità e pace mentale. Questo traguardo non si raggiunge improvvisamente. Richiede la coltivazione di specifiche abilità nel corso della vita. Così, a 60 anni, si potrà affermare di aver raggiunto la felicità. La pace mentale incrementa il benessere personale. Abitudini quotidiane contribuiscono a tale obiettivo. Esse non richiedono tecniche complesse o mistiche. Certi comportamenti vanno evitati per una serenità duratura.

Dire no: un atto di autoconservazione

Imparare a dire no risulta complesso. Tuttavia, ciò riveste importanza per il benessere mentale. Spesso si accetta per compiacere gli altri. Questo può portare a un sovraccarico mentale. Si valuta la reale disponibilità prima di accettare impegni.

Lontano dall’ossessione della produttività

La società odierna esalta la produttività lavorativa. Il valore personale non si identifica con l’operato. La continua ricerca di maggiore produttività conduce all’esaurimento. Priva dei momenti di riposo. L’individuo si definisce per ciò che è, non solo per ciò che fa.

La falsa efficienza del multitasking

Il ritmo frenetico della vita spinge a credere che il multitasking aumenti la produttività. Questo si rivela esauriente e fonte di stress. Il cervello non esegue azioni multiple simultaneamente. Focalizzarsi su una sola attività accresce l’efficacia.

Indipendenza dal giudizio esterno

L’approvazione esterna gratifica. La dipendenza costante da essa distoglie da ciò che conta. Decisioni basate sui propri valori e necessità sono cruciali. Si ignora il giudizio altrui.

Oltre la perfezione: accettare l’imperfezione

Il desiderio di eccellenza è positivo. La perfezione in ogni ambito non si rivela necessaria. Tale obiettivo ostacola la pace mentale. Si preferisce il progresso quotidiano. Si abbandona la ricerca della perfezione assoluta.

Foto: DepositPhotos.

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