Influenza australiana 2025: sintomi, cura e come prevenirla
Tutto quello che c’è da sapere, dai sintomi ai vaccini, per affrontarla con consapevolezza.

Con l’arrivo dell’estate, l’influenza stagionale rallenta, ma è il momento perfetto per fare il punto sulla stagione passata e prepararci a quella che verrà.
Quest’anno, la protagonista è stata l’influenza australiana, che ha colpito milioni di italiani. Ecco tutto quello che c’è da sapere, dai sintomi ai vaccini, per affrontarla con consapevolezza.
Secondo l’ultimo Rapporto RespiVirNet, pubblicato il 5 maggio 2025, l’influenza ha colpito oltre 16 milioni di italiani da ottobre ad aprile. Solo nell’ultima settimana utile di osservazione (dal 21 al 27 aprile) si sono registrati 221.000 nuovi casi, con un’incidenza pari a 3,7 casi ogni 1.000 assistiti. Tutte le regioni italiane sono ora tornate a livelli basali.
Il termine influenza australiana si riferisce ai ceppi virali dominanti osservati nell’emisfero australe, in particolare in Australia, e utilizzati come base per la formulazione del vaccino per l’emisfero nord. Nella stagione 2025/2026, i ceppi raccomandati dall’OMS si ispirano proprio a quelli rilevati in Australia, e comprendono virus H1N1, H3N2 e B/Victoria.
Durante i mesi estivi la circolazione dei virus influenzali si riduce drasticamente. Se compaiono sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre, malessere, raffreddore), è più probabile si tratti di virus estivi, allergie o semplici raffreddori.
I sintomi
I sintomi tipici dell’influenza australiana compaiono bruscamente e comprendono:
- febbre alta,
- dolori muscolari e articolari,
- mal di testa,
- tosse secca,
- stanchezza marcata,
- mal di gola e naso congestionato.
Nei bambini possono presentarsi anche vomito e diarrea. I sintomi durano in genere 5-7 giorni, ma tosse e spossatezza possono prolungarsi.
Come si trasmette?
L’influenza si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva, ma anche toccando superfici contaminate. Si è contagiosi già dal giorno prima della comparsa dei sintomi. Per questo, è importante:
- evitare contatti ravvicinati,
- lavare spesso le mani,
- usare fazzoletti e mascherine,
- restare a casa se si è malati.
Vaccino: la prevenzione parte dall’Australia
Il vaccino stagionale viene aggiornato ogni anno sulla base dei ceppi virali più diffusi in Australia nei mesi precedenti. Quest’anno si passa al vaccino trivalente, escludendo il ceppo B/Yamagata ormai non più rilevato. Il vaccino rimane la migliore arma di prevenzione, raccomandata in particolare a:
- over 65,
- bambini tra 6 mesi e 5 anni,
- donne incinte,
- persone con patologie croniche.
Le campagne vaccinali inizieranno a ottobre, ma si può ricevere il vaccino anche più avanti nella stagione.
Quando serve il medico?
Chiedi aiuto medico se:
- i sintomi migliorano e poi peggiorano;
- compare fiato corto o dolore toracico;
- la febbre non cala con la tachipirina;
- nei bambini, se appaiono molto irritabili o sonnolenti;
- nelle donne incinte, se il bambino smette di muoversi.
Recarsi al pronto soccorso è consigliabile solo in caso di gravi difficoltà respiratorie, stato confusionale, vomito persistente o sintomi che si aggravano dopo un’apparente guarigione.
Complicazioni: chi è più a rischio?
L’influenza australiana, come le altre forme stagionali, può essere imprevedibile. Anche se nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, alcune categorie di persone sono più esposte a complicazioni, tra cui:
- bambini sotto i 5 anni (soprattutto sotto i 2);
- over 65;
- donne in gravidanza;
- persone con patologie croniche (asma, diabete, cardiopatie, immunodepressione);
- soggetti obesi o fragili.
Le complicazioni più comuni includono bronchite, polmonite, sinusite e aggravamento di condizioni preesistenti.
Come curare l’influenza in modo efficace
Nella maggior parte dei casi è sufficiente restare a casa, riposare e idratare bene l’organismo. I farmaci antipiretici (come il paracetamolo) aiutano a gestire la febbre e i dolori, mentre l’assunzione di antivirali è riservata a pazienti a rischio o con sintomi importanti, sempre su prescrizione medica.
Gli antibiotici non sono utili contro il virus influenzale, a meno che non si sviluppino infezioni batteriche secondarie.
Rimedi naturali utili:
- tisane calde e brodi per idratarsi;
- gargarismi con acqua salata per il mal di gola;
- umidificatori per migliorare la respirazione;
- impacchi freschi in caso di febbre alta.
Quanto restare a casa?
Secondo le linee guida sanitarie, è consigliabile rimanere a casa almeno 24 ore dopo la scomparsa della febbre, evitando contatti con altre persone. Anche senza febbre, è importante restare isolati finché si hanno sintomi evidenti.
Uscire solo per necessità mediche e indossare la mascherina per proteggere gli altri è un atto di responsabilità.
Come prevenire l’influenza australiana?
La prevenzione è semplice, ma va applicata con costanza:
- Lavati spesso le mani con acqua e sapone;
- Copri bocca e naso quando tossisci o starnutisci;
- Evita il contatto ravvicinato con persone malate;
- Pulisci regolarmente le superfici di uso comune;
- Indossa una mascherina se sei raffreddato;
- Dormi a sufficienza, mangia in modo sano e fai attività fisica per rafforzare il sistema immunitario.
Vaccino: chi dovrebbe farlo?
La vaccinazione è gratuita per:
- over 65;
- persone con patologie croniche;
- donne incinte;
- bambini dai 6 mesi in su.
L’OMS raccomanda di estendere il vaccino anche a operatori sanitari e a chi vive con persone fragili. La protezione dura 6-8 mesi e inizia circa due settimane dopo la somministrazione.
L’influenza australiana 2025 ha mostrato, ancora una volta, quanto sia importante non sottovalutare i virus stagionali. Con un po’ di attenzione, igiene, e una corretta informazione, è possibile proteggere se stessi e gli altri. L’estate è il momento giusto per ricaricare le energie e prepararsi alla prossima stagione con consapevolezza.