Il DNA Cenerentola: la scoperta che può cambiare la lotta contro il cancro

di Romina Ferrante
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Per anni è rimasto nell’ombra, sottovalutato, quasi ignorato. Eppure oggi il DNA Cenerentola, noto anche come DNA extracromosomale (ecDNA), si sta rivelando una delle scoperte più promettenti nella ricerca contro il cancro.

Ma cos’è esattamente? A differenza del DNA che si trova nei cromosomi – quello “classico” che conosciamo – l’ecDNA vive fuori dai cromosomi, all’interno delle cellule. E per tanto tempo si è pensato che non avesse un ruolo importante. Ora, però, la scienza ci sta dicendo tutt’altro.

Un alleato insospettabile nella crescita dei tumori

Gli studi più recenti hanno dimostrato che l’ecDNA è spesso presente nelle cellule tumorali, dove può trasportare geni molto pericolosi: quelli oncogeni, capaci di favorire la crescita incontrollata del tumore. La particolarità? Questi piccoli cerchi di DNA si replicano in modo indipendente, sfuggendo ai meccanismi di controllo e rendendo i tumori più aggressivi e più resistenti alle cure.

Tre importanti studi pubblicati sulla rivista scientifica “Nature” hanno acceso i riflettori sull’ecDNA. In uno di questi, i ricercatori sono riusciti a sviluppare una terapia mirata che agisce su una proteina chiamata CHK1. Il trattamento, oggi in fase 1 di sperimentazione clinica, apre la strada a nuove soluzioni per i tumori difficili da trattare.

Non solo terapie. Gli scienziati ritengono che la presenza dell’ecDNA possa diventare anche un biomarcatore utile per la diagnosi precoce, aiutando i medici a capire meglio come risponderà il tumore a un determinato trattamento. In futuro, potrebbe diventare uno strumento prezioso per creare percorsi terapeutici più personalizzati e più efficaci.

La scoperta del DNA Cenerentola ci sta insegnando che c’è ancora molto da capire sul funzionamento delle cellule tumorali. E che, a volte, proprio ciò che sembrava secondario può diventare una chiave fondamentale nella ricerca.

Il cammino è ancora lungo, ma il DNA Cenerentola ha già iniziato a riscrivere le regole della lotta al cancro. E potrebbe davvero fare la differenza per tanti pazienti in cerca di nuove speranze.

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