Continua a rimanere avvolto nel mistero il caso di Mara Favro, la 51enne di Susa, in provincia di Torino, scomparsa ormai da quasi due mesi, dalla notte tra il 7 e l’8 marzo scorsi. Il caso è stato trattato nella puntata di ieri di “Chi l’ha visto?”, trasmissione di Rai Tre che si occupa delle […]
Cellulite, dipende anche dalla cottura dei cibi
Quasi tutte ormai sappiamo che la cellulite dipende principalmente dall’alimentazione e in gran parte anche da uno stile di vita poco “attivo”, ma sapevate che anche il metodo di cottura può influire negativamente e danneggiare la pelle e i connettivi?
Ecco cosa è emerso al 34esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica, tenutosi di recente a Roma, durante il quale gli esperti si sono confrontati sul tema “cibi buoni” e “cibi cattivi”, arrivando però alla conclusione che molto dipende dai modi di cottura.
A quanto pare il processo di cottura dei cibi provoca la formazione di sostanze nocive, chiamate Ages – Advanced glycation end product – che agiscono direttamente sui tessuti connettivi danneggiandoli.
«Gli Ages sono composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti, le cellule della pelle, sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico», spiega Pier Luigi Rossi, docente di Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva all’Università di Bologna. Dunque l’obiettivo sarebbe ridurre la quantità di sostanze nocive ingerite seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri ma anche privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, e ovviamente riducendo il consumo di cibi industriali e bevande zuccherate. In altre parole, significa eliminare, o meglio limitare, alimenti come il pane bianco, il latte a lunga conservazione, la pasta, i dolci cotti al forno ma anche tutti i dolcificanti e le bevande dietetiche. Tutti questi alimenti andrebbero sostituiti con vegetali, latte fresco pastorizzato e cibi cotti al vapore o a fuoco molto lento.
Il problema è che i danni ai tessuti, quelli provocati da queste sostanze nocive, cominciano a comparire intorno ai 35 anni, quando ormai è troppo tardi per un’inversione di marcia. Alla luce delle ultime scoperte, dunque, sarebbe il caso di prendere provvedimenti in tempo e prevenire l’accumulo di unità Ages!
LEGGI ANCHE:
Lipoedema, cause e cure della falsa cellulite alle gambe
Le cause della cellulite più comuni, quali sono e come evitarle
Lascia un commento