Trovata morta Maria Denisa Paun, fermato un uomo per omicidio

di Redazione
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Alle 11:20 di oggi, 4 giugno, a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, il corpo senza vita, appartenente a Maria Denisa Paun, una donna rumena di 30 anni scomparsa da Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio, è stato scoperto in una zona impervia, nascosto tra i rovi, nei pressi di un casolare abbandonato lungo una mulattiera.

La scomparsa di Maria Denisa Paun

Maria Denisa Paun, conosciuta anche come Adas dal cognome del suo ex marito, era una donna di origine rumena che si trovava a Prato per incontri con clienti, secondo quanto riferito dalle autorità. La sua scomparsa, avvenuta a metà maggio, aveva immediatamente allertato le forze dell’ordine, che avevano avviato un’indagine approfondita per ricostruire i suoi ultimi movimenti. Le informazioni raccolte indicano che la donna non aveva fatto ritorno a casa dopo un appuntamento, spingendo familiari e conoscenti a denunciarne la sparizione.

Le indagini e il sopralluogo

La svolta nelle indagini è arrivata questa mattina, quando il corpo è stato rinvenuto in una zona isolata di Montecatini Terme. La Procura della Repubblica di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, ha immediatamente disposto un sopralluogo tecnico congiunto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Ros, il Gis (Gruppo di Intervento Speciale), i Nuclei Investigativi dei Reparti Operativi di Prato e Firenze, supportati dai Vigili del Fuoco, che hanno collaborato per analizzare la scena del ritrovamento. Il corpo, nascosto tra la vegetazione in un’area difficilmente accessibile, ha richiesto un lavoro meticoloso per il recupero e l’identificazione.

Il fermo di un sospettato

Sulla base degli elementi raccolti durante le indagini, la Procura di Prato ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino rumeno di 32 anni, residente a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia. L’uomo è accusato di omicidio e soppressione di cadavere, reati che, secondo le autorità, trovano fondamento in una serie di prove raccolte nelle ultime settimane. “Decisivi per adottare il provvedimento sono risultati essere le risultanze delle telecamere di sorveglianza, l’analisi dei tabulati telefonici e dei tracciati di geolocalizzazione sulla vettura Golf utilizzata dal presunto responsabile destinatario del provvedimento di fermo”, ha dichiarato il procuratore Tescaroli in un comunicato ufficiale.

Le prove decisive

Le indagini hanno sfruttato tecnologie avanzate per tracciare i movimenti del sospettato. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno fornito dettagli sui suoi spostamenti, mentre i dati di geolocalizzazione della sua Volkswagen Golf hanno permesso di collocarlo in prossimità del luogo del ritrovamento. I tabulati telefonici, inoltre, hanno offerto ulteriori elementi per ricostruire la dinamica degli eventi. Questi strumenti, combinati con il lavoro investigativo sul campo, hanno permesso alle autorità di identificare rapidamente il sospettato e procedere con il fermo.

I prossimi passi dell’indagine

La Procura di Prato ha annunciato che il corpo sarà sottoposto a un esame autoptico presso le strutture sanitarie competenti, al fine di determinare le cause esatte del decesso e confermare l’identità della vittima. Nel frattempo, il sospettato sarà sottoposto a un interrogatorio, durante il quale potrà decidere se fornire la propria versione dei fatti. Le autorità hanno sottolineato che l’indagine è ancora in corso e che ulteriori dettagli potrebbero emergere nei prossimi giorni, man mano che le analisi forensi e gli interrogatori procedono.

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