Ricchi e Poveri, Pupo: “Divisi ai funerali di Franco Gatti”

di Manuela Zanni


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Neanche la scomparsa di Franco Gatti,  uno dei membri storici della band è riuscito ad asfaltare i dissapori  tra i Ricchi e Poveri che risalgono a 41 anni fa, ai tempi della lite tra Angela Brambati e Marina Occhiena che portò all’uscita dal gruppo di quest’ultima.

Pupo: “I Ricchi  e Poveri restano divisi ai funerali di Franco Gatti”

Neanche la reunion del 5 febbraio 2020 al Festival di Sanremo condotto da Amadeus è servita dunque per superare le divisioni. Almeno a voler dar credito a quanto scrive Pupo, amico della band, autore di molte loro canzoni tra le quali anche Sarà perché ti amo che cantarono in quella travagliata edizione del Festival, nella sua rubrica intitolata Dolce e un po’ salato pubblicata oggi su QN. Lo scorso 20 ottobre Pupo ha partecipato al funerale di Franco Gatti, il “Baffo” del gruppo morto il 18 ottobre.

Pupo

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Pupo parla dei funerali dell’amico Franco Gatti

“Non erano presenti, a parte gli altri tre componenti del gruppo, personaggi importanti del mondo dello spettacolo ma, almeno io, non ne ho proprio sentito la mancanza”, scrive Pupo sotto il titolo L’addio a “Baffo” e quella stonatura dei Ricchi e Poveri. “Nella chiesa del quartiere Nervi di Genova si respirava l’amore puro e genuino che l’intera comunità del luogo e la famiglia di Franco portavano dentro di loro e diffondevano. Solo una piccola ‘stonatura’. “Angelo ed Angela, gli attuali componenti della storica formazione musicale, non si sono seduti sulla panca in prima fila accanto a Marina (la ex del gruppo) anche se lei, essendo arrivata in chiesa prima di loro ed essendosi premurata di lasciare due posti liberi, li aveva ripetutamente invitati” ha concluso.

Ricchi e Poveri

Ricchi e Poveri

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Franco Gatti, il ricordo di Pupo: “Quante risate con lui, era un maestro di leggerezza”

“Franco, amico caro, fai un buon viaggio”, ha scritto su Instagram Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, dopo aver saputo della morte di Franco Gatti. Un’amicizia vera quella tra i due cantanti.”Abbiamo condiviso decine di serate in giro per il mondo, tanti concerti targati “cultura popolare italiana”. Eravamo spesso in quattro: io, i Ricchi e Poveri, Al Bano e Romina e Toto Cutugno. Nella vita di tutti i giorni, distanti dal palco, andavamo molto d’accordo, per il modo di vedere le cose, per la sua ironia e l’autoironia, il sarcasmo, e anche per un certo modo di essere sempre sopra le parti. Per gli altri era il baffo, io lo chiamavo nasone e su questo giù battute divertenti, ma Franco è rimasto un fedele”. Apparentemente il più ombroso e serio del gruppo, in realtà, “Era di un divertente che non si può immaginare, raccontava barzellette a tutta randa, un meraviglioso disincantato che prendeva tutto con la giusta leggerezza. Da buon genovese era l’economo della band, per loro fortuna – ha detto Pupo e ha aggiunto – Diciamo che nell’economia del gruppo non era di vitale importanza ma aveva sicuramente il suo fascino. Era una colonna portante del gruppo per tanti altri motivi, a cominciare dal fatto che senza di lui le caratteristiche psicologiche degli altri del gruppo non avrebbero promesso niente di buono quanto alla sua durata. Franco è stato un collante fondamentale, poi la sua voce sottolineava qualche dettaglio del brano. Mi piace ricordarlo mentre canta le parole: E vola vola si sa, sempre più in alto si va” ha concluso.

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