Omicidio Giulia Tramontano, Impagnatiello a processo: le immagini del cadavere in aula

di Redazione


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Alessandro Impagnatiello è tornato oggi in tribunale per la seconda udienza del processo che lo vede imputato per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano e del figlio Thiago che la donna portava in grembo al settimo mese di gravidanza.

Seconda udienza per l’omicidio di Giulia Tramontano

Impagnatiello, ex barman 31enne, è accusato di omicidio aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e dal vincolo affettivo, di occultamento di cadavere e procurata interruzione di gravidanza. Durante la prima udienza lo scorso 31 gennaio, Impagnatiello si era detto “sconvolto e perso” e aveva chiesto scusa alla famiglia della vittima, pur consapevole che questo non avrebbe attenuato il loro dolore.

Testimonianze e immagini scioccanti

Oggi l’imputato ha seguito l’udienza con lo sguardo chinato, visibilmente scosso dalla visione delle immagini del cadavere carbonizzato di Giulia. L’accusa inizierà in questa seconda udienza a convocare i primi testimoni, tra cui i carabinieri del Nucleo Investigativo che hanno condotto le indagini e i vicini di casa della coppia che viveva a Senago, in provincia di Milano.

La famiglia chiede verità e giustizia

“Amore mio, oggi si parlerà di te, di come siete stati strappati alla vita, di come con tutte le tue forze hai cercato la verità a costo della vostra splendida vita” ha scritto su Instagram la mamma di Giulia, Loredana, che assieme al resto della famiglia non era presente oggi in aula ma testimonierà nella prossima udienza fissata per il 7 marzo. “Nulla ci restituirà Giulia, abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago” ha aggiunto il papà Franco, determinato con il resto della famiglia a ottenere verità e giustizia per l’atroce delitto.

Un delitto atroce contro una giovane futura mamma

Giulia Tramontano, 23enne di Camposano in provincia di Napoli, è stata uccisa il 4 gennaio 2021 nell’appartamento della coppia a Senago, colpita con diverse coltellate e poi data alle fiamme nel tentativo di cancellare le prove. Secondo l’accusa, Impagnatiello avrebbe aggredito Giulia al culmine di una lite per motivi di gelosia, uccidendola barbaramente insieme al bambino che portava in grembo e di cui non voleva più la paternità.

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