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Priscilla Pointer, icona di Hollywood e teatro, morta a 100 anni
Stampa articoloPriscilla Pointer, attrice statunitense celebre per il ruolo della madre di Amy Irving nel cult horror Carrie – Lo sguardo di Satana e per la sua interpretazione in Dallas, è morta lunedì 28 aprile all’età di 100 anni.
Pointer, nata a New York il 18 maggio 1924, lascia un’eredità artistica che ha attraversato decenni, spaziando tra cinema, teatro e televisione con una versatilità straordinaria.
Un talento nato sul palcoscenico
La carriera di Priscilla Pointer è iniziata sui palcoscenici di Broadway, dove si è distinta come membro della prestigiosa compagnia del Lincoln Center negli anni ’60 e ’70. Sotto la guida del primo marito, il regista Jules Irving, e del collega Herbert Blau, Pointer ha affinato le sue doti interpretative. Nel 1952, insieme a Jules Irving e all’attrice Beatrice Manley, ha co-fondato il San Francisco Actor’s Workshop, una realtà teatrale che ha lasciato un segno nella scena culturale americana. La sua presenza scenica e il suo talento le hanno permesso di eccellere in ruoli complessi, costruendo una solida reputazione nel teatro prima di approdare al grande schermo.
Da Carrie a Velluto blu: un’icona del cinema
Il nome di Priscilla Pointer è indissolubilmente legato al capolavoro di Brian De Palma, Carrie – Lo sguardo di Satana (1976), dove ha interpretato la madre di Amy Irving, segnando uno dei ruoli più memorabili della sua carriera. La sua capacità di incarnare personaggi intensi e sfaccettati l’ha portata a interpretare altre madri iconiche, come quella di Diane Keaton in In cerca di Mr. Goodbar (1977), di Sean Penn in Il gioco del falco (1985) e di Kyle MacLachlan in Velluto blu (1986) di David Lynch.
Pointer ha condiviso lo schermo con la figlia Amy Irving in ben sei film, tra cui Accordi sul palcoscenico (1980), Competition (1980), Micki e Maude (1984) di Blake Edwards, Il potere magico (1987, diretto dal figlio David), Prova di forza (1990) e Carried Away (1996). Questi progetti hanno evidenziato non solo il loro legame professionale, ma anche la chimica unica che le univa sullo schermo. Tra gli altri film degni di nota figurano Il campo di cipolle (1979), Mammina cara (1981), Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987) e Pazzi (1990).
La regina di Dallas e delle serie TV
Negli anni ’80, Priscilla Pointer è diventata un volto familiare per milioni di telespettatori grazie al ruolo di Rebecca Barnes Wentworth nella serie cult Dallas. Interpretando la madre di Victoria Principal, Pointer ha portato sullo schermo un personaggio profondo e carismatico, contribuendo al successo della serie. La sua carriera televisiva è stata altrettanto prolifica, con apparizioni in show come Agenzia Rockford, Police Woman, Barnaby Jones e Avvocati a Los Angeles, dove ha ricoperto il ruolo ricorrente di un giudice. La sua versatilità le ha permesso di passare con naturalezza dai ruoli drammatici a quelli autoritari, conquistando il pubblico di ogni generazione.

Una vita dedicata all’arte e alla famiglia
La vita personale di Priscilla Pointer è stata altrettanto ricca. Sposata con Jules Irving fino alla sua morte improvvisa per un attacco cardiaco nel 1979, Pointer ha trovato un nuovo compagno in Robert Symonds, attore e socio produttivo di Irving, che ha sposato nel 1981. La coppia ha recitato insieme in diversi progetti, tra cui Micki e Maude e Fino all’inferno (1999). Symonds è scomparso nel 2007, lasciando Pointer a portare avanti il loro lascito artistico.
La figlia, Amy Irving, candidata all’Oscar per Yentl (1983) e prima moglie di Steven Spielberg, ha reso omaggio alla madre con un toccante messaggio su Instagram: “È morta serenamente nel sonno all’età di 100 anni, con la speranza di scappare con i suoi due mariti adoranti e i suoi tanti cani. Ci mancherà sicuramente”. Il figlio David Irving, regista e sceneggiatore, ha confermato la notizia, sottolineando l’eredità di una donna che ha vissuto per l’arte.