Giorgia Meloni unica donna capo di governo al G20 di Bali

di Redazione


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Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, è l’unica donna capo di governo presente al G20 in corso a Bali, in Indonesia. L’altra donna presente è Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea.

Al tavolo dei grandi, infatti, siedono 41 rappresentanti dei diversi Paesi e delle organizzazioni internazioni accreditate. Oltre a Meloni e Von der Leyen, ci sono anche altre due donne: la numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, e la DG del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), Ngozi Okonjo-Iweala.

Giorgia Meloni e il Covid-19

A Bali Giorgia Meloni ha parlato di Covid-19 durante il tavolo dedicato alla sessione plenaria dedicata alla Global Health: “L’Italia sostiene i suoi sforzi per costruire un’architettura globale della salute. Secondo l’OMS la fine della pandemia di Covid-19 è in vista, ma le pandemie non sono finite. Al contrario, gli esperti ci avvertono che potrebbero verificarsi più spesso. Il cambiamento climatico, la distruzione dell’ambiente, l’inquinamento e i viaggi frequenti contribuiscono alla diffusione delle malattie. Non possiamo permetterci di essere presi di nuovo alla sprovvista. Preparazione, prevenzione e risposta alle pandemie richiedono risorse, finanziamenti affidabili e una maggiore capacità di mobilitare fondi”.

Giorgia Meloni e la crisi alimentare

Giorgia Meloni ha affermato che “la questione alimentare deve essere la nostra principale priorità. Nelle regioni più vulnerabili la malnutrizione sta peggiorando e diverse popolazioni rischiano la fame. Per riuscire nella sua missione il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto ucraino in ambito economico, energetico e alimentare che stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo”.

“L’Italia – ha sottolineato la premier – nutre forti preoccupazioni per i suoi vicini della sponda sud del mediterraneo. Il Nord Africa è fragile e dipende dalle importazioni per far fronte al suo fabbisogno alimentare. È per questo che abbiamo avviato, sin dalla scorsa estate, il Rome Mediterranean Dialogue on the Food Crisis, con l’ambizione di adottare iniziative comuni per aumentare la sicurezza alimentare nella regione”.

LEGGI ANCHE: Come va chiamata Giorgia Meloni? La circolare di Palazzo Chigi.

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