Erin Doom, la scrittrice più letta del 2022, rivela la propria identità

di Manuela Zanni


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Giovane, bella, simpatica e si chiama Matilde. Fino a qui sembrerebbe l’identikit di una normale ragazza se nn fosse avesse svelato la sua vera identità da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Si tratta, infatti, della scrittrice di bestseller più letta del 2022 che fino ad ora aveva preferito restare in ombra. Scopriamo cosa sappiamo di Erin Doom.

La vera identità della scrittrice Erin Doom

Erin Doom, la scrittrice che finora si era nascosta dietro uno pseudonimo, autrice di centinaia di migliaia di copie in Italia ha deciso di rivelare la propria identità ospite di Fabio Fazio nel salotto di ‘Che tempo che fa’. Il suo vero nome è Matilde, ha meno di 30 anni , emiliana e laureata in legge.

Erin Doom
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Erin Doom (Matilde): “Sono una persona schiva e introversa”

“Sono sempre stata una persona introversa, molto schiva e ho scelto l’anonimato perché è più adatto alla mia indole – ha raccontato a Fazio – col passare del tempo, però, sentivo che mi stavo perdendo qualcosa”, ha aggiunto. Poi, sul cognome d’arte, Doom, spiega: “L’ho scelto perché in inglese significa sia destino che condanna”.

Perché ha rivelato la propria identità?

Sono in molti a chiedersi il motivo della decisione della giovane scrittrice di rivelare la propria identità. A questa domanda durante una intervista al Corriere Matilde ha risposto: “Finalmente potrò guardare negli occhi chi mi legge e dire: ci sono”.

Matilde: “L’anonimato per me è stato un mantello invisibile”

Ha definito l’anonimato che l’ha protetta fino a domenica sera “come il mantello dell’invisibilità di Harry Potter” e ha ricordato che in occasione del Salone del Libro dello scorso anno non riuscì a partecipare ad un evento a lei dedicato perché la sala era troppo piena e, non riconoscendola, non la fecero entrare. “Giravo con Carrie Leighton (pseudonimo di un’autrice 29enne triestina autrice della serie ‘Better’ e anche lei pubblicata da Salani, ndr) e un’altra amica scrittrice e le ragazzine le fermavano con gli occhi illuminati. Loro firmavano libri e io scattavo foto. Nessuno mi calcolava: è stato incredibile”.

I bestseller di Erin Doom

Erin Doom ha esordito sulla piattaforma Wattpad nel 2017 pubblicando i suoi primi racconti. Nel 2022 il suo primo romanzo ‘Fabbricante di Lacrime‘ ha venduto più di 500 mila copie, rimanendo in classifica per 100 settimane e raggiungendo 100 ristampe. Il romanzo diventerà presto un film di Alessandro Genovese (“sono stata sul set, ma ero ufficialmente solo una stagista della casa editrice”, racconta).

Erin Doom: “Sul set del mio romanzo come stagista”

Il secondo romanzo ‘Nel modo in cui cade la neve’ è stato tradotto in 18 paesi. Questa sera oltre a svelare la sua identità, Erin Doom ha presentato anche ‘Stigma’ per Magazzini Salani, primo capitolo di una saga con protagonisti Mireya e Andras, in uscita il 16 maggio. “Il libro nasce molti anni fa e ruota intorno a dei valori importanti: amore, amicizia e legami familiari”, ha spiegato ancora da Fazio.

Erin Doom
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Il ringraziamento ai lettori

Alla fine, rivolgendosi ai lettori a cui si è svelata per la prima volta, Erin Doom ha detto: “Vorrei ringraziare tantissimo i miei lettori che si sono fidati di quello che ho scritto per tanto tempo anche se non mi hanno mai visto”. Prima di lasciare lo studio la divertente battuta di Fabio Fazio ad accompagnarla: “Se per caso incontri Elena Ferrante, salutacela”, alludendo all’altra grande scrittrice italiana misteriosa, autrice di tanti bestseller.

Di cosa parla ‘Stigma’, il nuovo libro di Erin Doom (Matilde)

La protagonista è una giovane donna che non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l’inverno gelido di una città sconosciuta. Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro’s è un luogo capace di affascinare chiunque ne varchi la soglia, Mireya compresa. Con l’ostinazione di chi non ha niente da perdere, la ragazza riesce a farsi assumere come barista.

Erin Doom
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Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza. Fra Mireya e Andras è odio a prima vista. Entrambi portano sulla pelle gli stessi segni, hanno addosso il marchio di chi ha dovuto imparare a lottare per sopravvivere. Eppure i due continuano a imbattersi l’uno nell’altra, come attirati da una forza misteriosa che non sanno né possono contrastare, stretti da un filo dorato più forte di un destino.

Il secondo capitolo già in lavorazione

Anche questo terzo romanzo, come i primi due, è ambientato negli Stati Uniti, una scelta frutto di “un amore che nasce dai viaggi fatti fin da bambina con i genitori”. Non ha ancora deciso se la saga di ‘Stigma‘ sarà composta da due o tre libri, ma ha già cominciato a lavorare sul secondo capitolo.

Mistero si ma non troppo…

Misteriosa, ma fino a un certo punto: risponde al telefono e in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nell’aprile del 2022 anticipava che ci sarebbe stato un terzo romanzo firmato con lo pseudonimo e poi chissà. Un chissà che potrebbe essere la svolta annunciata: venire allo scoperto e magari dedicarsi solo alla scrittura – “un’attività che ho sempre reputato futile” – invece che dare concretezza agli studi di Giurisprudenza cercando un lavoro “attinente, normale, che con la nomea di scrittrice rischierei di pregiudicare”. Ora la Legge non è più all’orizzonte e Matilde ha deciso di dedicarsi solo alla scrittura.

Come è nata la passione per la scrittura?

Una passione, quella per le storie, nata la notte, proprio per non rubare tempo allo studio e per non farsi scoprire. “Aspettavo che tutti in casa andassero a dormire, finivo di studiare e accendevo il pc. I miei non se ne sono mai accorti fino a che, all’indomani della firma del contratto, ha l’ho rivelato a loro e a pochissimi amici”.

La nostra riflessione

Che ogni gesto abbia una profonda motivazione è l’unica cosa certa al mondo. Sarebbe bello credere che Matilde abbia deciso di venire allo scoperto per “guardare negli occhi i propri lettori”, bello si ma non realistico. Viene, piuttosto, da pensare che forse proprio nel paradosso di “essere stata esclusa da un evento a lei dedicato” o del “passare inosservata dinanzi ai propri lettori” ci sia il fulcro della questione: a nessuno piace non raccogliere i frutti del proprio operato e ricevere elogi (peraltro più che meritati) e il successo che ne consegue, piace davvero a chiunque. Nulla di strano fino a qui. Sarebbe solo il caso di ammetterlo, a proposito di sincerità e costruzione di un rapporto di fiducia con il pubblico, soprattutto quando si decide di rivelare la propria identità, guarda caso, proprio alla vigilia dell’uscita del nuovo romanzo. Almeno così dovrebbe essere.

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