Muore a 34 anni Emanuela, figlia del dirigente sportivo Giorgio Perinetti e influencer marketing manager

di Redazione


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È scomparsa prematuramente all’età di 34 anni Emanuela Perinetti, figlia di Giorgio Perinetti, attuale direttore dell’area tecnica della squadra di calcio dell’Avellino ed ex dirigente di Palermo, Roma, Napoli e Juventus. La notizia della sua morte è stata diffusa nella serata di ieri, al termine della partita Avellino-Juve Stabia valida per la Coppa Italia di Serie C.

Emanuela Perinetti, una donna di talento negli ambienti del calcio

Emanuela Perinetti si è spenta dopo una lunga malattia che ha affrontato con coraggio e tenacia. Laureata in Innovation Management alla Luiss di Roma, la 34enne lavorava nel settore del marketing digitale ed era molto conosciuta negli ambienti del calcio italiano. Dopo un periodo di ricovero in ospedale dovuto all’aggravarsi delle sue condizioni, Emanuela è morta a Milano, città dove il padre Giorgio aveva fatto ritorno nel pomeriggio per starle accanto.

Il cordoglio del mondo del calcio per la scomparsa di Emanuela Perinetti

“L’U.S. Avellino 1912 si unisce al dolore del proprio direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti, e a tutta la sua famiglia, per la scomparsa della cara figlia Emanuela”, ha dichiarato la società calcistica in una nota. Anche il Palermo Calcio, di cui Perinetti è stato a lungo direttore sportivo, ha voluto manifestare il proprio cordoglio sui social.

Era anche influencer marketing manager

Giorgio Perinetti ha vissuto da vicino il dramma della morte della figlia 34enne, aggiungendosi ad un’altra grande sofferenza: nel 2015 aveva perso la moglie Daniela Logiudice, scomparsa prematuramente a 49 anni. Emanuela Perinetti aveva trascorso un periodo della sua vita a Palermo quando il padre lavorava per la società rosanero. Si era laureata in Innovation Management alla Luiss di Roma e aveva intrapreso la carriera di influencer marketing manager nel mondo del calcio, conquistandosi fama e apprezzamento. La sua professionalità e la sua presenza negli ambienti calcistici erano riconosciute e apprezzate da appassionati e addetti ai lavori. Dopo aver lottato strenuamente, Emanuela si è dovuta arrendere alla malattia, lasciando un vuoto incolmabile in famiglia e tra gli amici.

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