Mamma chiede alla figlia 18enne un contributo per le bollette, lei la definisce “cattiva”: è giusto?

di Redazione


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È giusto chiedere ai figli che lavorano di contribuire alle spese di casa? Ad accendere il dibattito, la storia di una mamma che si è vista etichettare come “cattiva“, perché ha chiesto alla figlia di aiutarla a pagare le bollette. Scopriamo insieme tutti i dettagli della vicenda.

È giusto chiedere ai figli un aiuto per le bollette?

La notizia arriva dal Regno Unito, ma chiama in causa un argomento sempre attuale ovunque. Una donna ha chiesto aiuto al sito per genitori Mumsnet, spiegando quanto accaduto tra lei e la figlia di 18 anni. Secondo quanto ha raccontato, la giovane ha una maggiore disponibilità economica, rispetto a lei.

Ha spiegato che la figlia ha finito il college lo scorso anno e che, durante una pausa, ha iniziato a lavorare in un noto supermercato, guadagnando circa 800 sterline al mese. La ragazza è stata felice di contribuire con 50 sterline alle bollette di casa, dando anche alla madre l’accesso a sconti e vantaggi per il personale.

Poi, però, ha lasciato quel lavoro dopo un litigio con il suo manager, trovando un nuovo impiego insieme al suo fidanzato in un fast food. La madre, non avendo più accesso agli sconti, ha maggiori difficoltà finanziare. Per questo motivo, ha chiesto 25 sterline in più alla figlia. In risposta, si è sentita dire che la sua richiesta è “cattiva e orribile“.

“Quello che sto chiedendo non è irragionevole”

La vicenda raccontata sul sito è subito stata accolta con supporto. Alcuni, però, hanno rimproverato la donna, per aver addebitato alla figlia “qualcosa che un genitore dovrebbe fare gratuitamente“, soprattutto perché la giovane guadagna meno con il suo lavoro.

“In realtà, lì guadagnerà meno di prima e, ad essere onesti, penso che il motivo principale per cui ha lasciato sia perché voleva lavorare con il suo ragazzo“, ha sottolineato la madre della ragazza. “Penso che sia una cattiva idea, ma è un’adulta che può fare quello che vuole.”

“Le ho detto che dal momento che le bollette stanno aumentando e non avrò più accesso allo sconto, voglio che contribuisca di più. Sto chiedendo 75 sterline al mese invece di 50, che in realtà è meno di quanto avrei risparmiato con lo sconto, ma sento che quello che sto chiedendo non è irragionevole”, ha aggiunto la donna.

La figlia, però, non ha reagito bene: “Si è scagliata contro di me e ha detto che non è giusto perché guadagna meno perché dovrebbe pagare di più, e che io sono fondamentalmente cattiva e orribile. Quando ha ottenuto il lavoro al supermercato le ho detto che il suo sconto per il personale sarebbe stato conteggiato per il suo contributo, ma lei sta dicendo che la sto penalizzando per aver cambiato lavoro“.

Da quando è stato condiviso su Mumsnet, il post ha raccolto quasi 200 commenti. Tra questi, c’è chi scrive: “Sei ragionevole al 100% nell’addebitarle 75 sterline al mese”; “Non sei irragionevole. 75 sterline al mese! Mi piacerebbe che indicasse dove potrebbe vivere con 75 sterline al mese. Non tirarti indietro, dovrebbe comunque essere in grado di risparmiare, con quella cifra”.

C’è anche, però, chi non è d’accordo con la richiesta: “Non capirò mai i genitori che fanno pagare l’affitto ai figli, qualunque età abbiano mi sembra strano”, commenta qualcuno. E, ancora: “Non dovresti mai addebitare a tuo figlio qualcosa che un genitore dovrebbe fare gratuitamente.”

Foto: Depositphotos.com.

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