Tre bimbe salvano la mamma dalla furia del papà violento con un segnale di pericolo
A Reggio Calabria tre bambine hanno salvato la madre dall’ennesima aggressione del padre violento, chiedendo aiuto alla polizia
Ancora violenza sulle donne ma questa volta c’è un lieto fine. A Reggio Calabria tre bambine di 12, 10 e 8 anni hanno salvato la propria madre dall’ennesima aggressione del marito, chiedendo aiuto e denunciando le violenze che da tempo la donna subiva tra le mura domestiche.
Mimano il gesto del “segnale di aiuto” per indicare il pericolo di violenza domestica
Tutto è iniziato quando l’uomo, in evidente stato di ubriachezza, ha aggredito la moglie dopo una banale lite domestica, impedendole anche di uscire di casa per andare al lavoro. A quel punto la figlia più piccola, di 8 anni, ha preso il telefono della madre e ha composto il 113, facendo intervenire la polizia. Poco dopo gli agenti hanno sentito le tre bambine che, affacciate al balcone, gridavano “Venite, venite, siamo qui!” e una di loro mostrava un cartello con la scritta “Help” per segnalare il pericolo.
Madre racconta anni di botte, insulti e minacce
I poliziotti hanno così raggiunto l’appartamento e bloccato il padre violento, che già in passato aveva ricevuto il divieto di avvicinamento alla moglie per gli episodi di violenza. Mentre la madre raccontava di essere stata picchiata, offesa e minacciata di morte dal marito, le bambine mimavano il gesto del “segnale di aiuto” in caso di violenza domestica, mettendo una mano sul viso e l’altra sul gomito, per indicare il pericolo.
Arrestato il marito violento
La donna ha sporto denuncia, raccontando di subire da tempo le violenze del marito che la aggrediva e picchiava per futili motivi, le tirava i capelli, le sferrava pugni alla testa e le impediva di vedere la propria famiglia di origine. Ogni volta che scoppiava la furia dell’uomo, le tre figlie si rifugiavano spaventate nella loro camera. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. “I bambini che hanno salvato la madre sono il mondo che vogliamo – ha commentato il Garante per l’infanzia Antonio Marziale – Disperatamente coraggiosi, ci insegnano la dignità e a non rimanere indifferenti di fronte alla sopraffazione”.
