Addio a Bruno Arena, comico dei Fichi d’India

di Manuela Zanni


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Si spengono i riflettori sulla vita di Bruno Arena che è morto all’età di 65 anni.  Attore e comico che ha fatto ridere e divertire sia in tv sia a teatro. La sua carriera si è chiusa nel 2013 a causa di un aneurisma, da allora purtroppo non ha più nè parlato nè camminato. Indimenticabili gli sketch dei Fichi d’India con il grande amico e collega Max Cavallari.

 

È morto Bruno Arena, comico dei Fichi d’India

Tra i primi a rendere nota la notizia il figlio, Gianluca Arena, che su Instagram ha scritto: “Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà, lasci un vuoto immenso”. Poi Paolo Belli, che su Twitter ha scritto “Rip grande amico”.

Il post di Paolo Belli

A darne notizia sui social l’amico Paolo Belli, che ha condiviso su Facebook la foto di un loro abbraccio con il commento ‘Rip in pace, amico mio”. L’attore, che componeva i Fichi d’India insieme al collega Max Cavallari, era lontano dalle scene da diverso tempo a causa di una malattia. Non appena si è diffusa la notizia della morte, sui social è scattato il cordoglio commosso dei fan e dei tifosi dell’Inter, la grande passione calcistica dell’artista. Nel 2013, ARENA ebbe un’emorragia cerebrale che lo costrinse ad un’operazione d’urgenza e a stare lontano dai riflettori

L’aneurisma e la fine della carriera nel 2013

Il 17 gennaio del 2013 la carriera di Arena ha subito uno stop imprevisto. Un aneurisma lo ha colpito mentre stava registrando una puntata di Zelig insieme all’amico e compagno di lavoro Max Cavallari. Da quel momento la sua vita e quella della sua famiglia è cambiata. Ricoveri in ospedale e una lunga riabilitazione, mai interrotta, lo hanno portato a grandi miglioramenti, ma non al recupero totale della mobilità e della parola.

Le parole della moglie

La moglie, Rosy Marrone, nel 2015 parlò delle condizioni del marito e raccontò che lo avevano dato per spacciato. A darle la notizia del malore fu Cavallari: “Quando mi ha detto che non si è sentito bene io ho capito che era grave. Se avesse avuto un filo di voce mi avrebbe chiamato lui. Ricordo che fissavo la mezzeria e pregavo di arrivare in tempo”. In ospedale “la dottoressa mi disse una serie di ‘purtroppo’. Tutto per dirmi che non c’era più niente da fare. Dal mattino avevo avuto una sensazione strana – ha raccontato ancora Rosy – C’era questo alone di tristezza, Bruno era preoccupato per la registrazione, io lo avevo incoraggiato. Verso le otto mi chiama dicendomi che era agitatissimo. ‘Ho litigato con un autore’ mi disse. Io lo tranquillizzai, ma se fossi stata lì con lui, magari avrei potuto capire, aiutarlo”.

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La vita dopo l’incidente

Il comico dopo numerosi ricoveri era riuscito a tornare a casa, l’uso della parola era ancora molto compromesso, ma è sempre riuscito a farsi capire, come quando, dopo un’operazione alla gamba ha chiesto al figlio Gianluca di fargli salutare i suoi fan che in questi anni gli hanno sempre dimostrato il loro affetto, a suo modo nel video parla, a suo modo, a tutti loro e oggi guardando quelle immagini è impossibile non commuoversi. “Ciao a tutti ragazzi! Oggi è un giorno speciale! – ha scritto Gianluca nel post – Papà ha superato con successo l’operazione alla gamba alla quale si è sottoposto! E ci ha chiesto di filmarlo mentre, a modo suo, ringrazia tutte le persone che ogni giorno gli ricordano quanto gli vogliono bene! Grazie mille a tutti!”.

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