Antonella Viola su Fedez: “Raccontare la malattia è un gesto importante”

di Manuela Zanni


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La vita esposta sui social provoca spesso molte polemiche e il caso Fedez  è forse il più emblematico. Ma quel che è successo di recente al rapper di Rozzano è diverso: l’annuncio della malattia, quel tumore neuroendocrino al pancreas, è differente dalla mera esposizione mediatica. Lo ha sottolineato la dottoressa Antonella Viola in un suo commento pubblicato sull’edizione di oggi de quotidiano La Stampa.

Antonella Viola esalta l’esempio dato da Fedez sulla sua malattia

La professoressa ha voluto sottolineare come quanto fatto e mostrato sui social da Fedez sia da apprezzare. Anzi, definisce questa dinamica doppiamente rivoluzionaria: “Il sincero, aperto, indifeso videomessaggio di Fedez  ci ha toccato, stupito, scosso. Parlando della sua malattia sui social, mettendoci la faccia, l’anima, le lacrime, le emozioni e persino la paura, Fedez ha compiuto ungesto due volte rivoluzionario: non solo ha spazzato via quel preconcetto che ci fa vergognare del nostro corpo malato, ma ha anche restituito al mondo maschile quella fragilità che gli stereotipi di genere gli negano”.

Parlare della malattia aiuta ad esorcizzarla

La malattia non deve essere necessariamente tenuta nascosta, nell’oblio delle paure personali. Scegliere di rendere edotti i propri fan e follower delle proprie condizioni di salute non è condannabile, né censurabile. Anzi, in questi casi è anche un gesto di coraggio per porre fine anche a quelle dinamiche di machismo ingiustificato che spesso pervadono l’essere umano di sesso maschile. “Un uomo può avere paura. Un uomo può piangere senza nascondersi. Ma, soprattutto, Fedez ci ha mostrato che prendersi cura di sé, ascoltare i segnali che il corpo ci manda e fare prevenzione non significa essere deboli o paranoici. Significa dare valore alla vita e a tutto l’amore che c’è o che potrà arrivare”.

Come sta Fedez?

Fedez è ancora in ospedale. Il rapper, dopo aver reso pubblico il raro tumore neuroendocrino del pancreas per il qualche doveva essere curato, è costretto a numerosi controlli. La sua, come spiega il dottor Giorgio Ercolani, è una malattia poco frequente perché il tumore più conosciuto che colpisce il pancreas  è l’adenocarcinoma. Eppure non per questo non esistono cure. Il  medico ha ammesso che si tratta di “tumori con comportamento variabile; ci sono forme a lenta crescita e bassa aggressività biologica ma anche forme a elevata tendenza a dare metastasi a distanza e quest’ultime spesso determinano una riduzione significativa dell’aspettativa di vita da chi ne è colpito”.  In ogni caso “sicuramente si può guarire da queste neoplasie o comunque cercare di ‘cronicizzarle’ anche nei casi più avanzati grazie alle molteplici terapie che sono oggi a disposizione”. Complice lo stadio nel quale vengono scoperte. Lo stesso Fedez aveva detto di essere stato fortunato, avendo scoperto della malattia in tempo. Di certo per il rapper non sarà una passeggiata.

Quali sono i rischi del post intervento?

Oltre a rivedere le proprie abitudini visto che Ercolani ricorda di limitare il fumo di sigaretta, l’abuso di diete ricche di grassi e proteine animali, il sovrappeso e monitorare le glicemie, il cantante dovrà fare i conti con il post-intervento. “La complicanza più frequente e temibile – conclude il dottore – è la fistola post-operatoria che può talora determinare sequele così gravi fino a una mortalità nel 2-3% dei casi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, dopo un decorso post-operatorio più o meno complesso, si torna a fare una vita pressocchè normale come prima dell’intervento“.

Fedez operato al San Raffaele di Milano.

Fedez operato al San Raffaele di Milano.

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