Joe Bastianich al confine tra Polonia e Ucraina: “Qui situazione apocalittica”

di Manuela Zanni


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 Joe Bastianich  è andato al confine tra Polonia e Ucraina e ha raccontato la situazione che si è trovato dinanzi ai propri occhi una volta arrivato: “Situazione apocalittica, mancano cibo e acqua“.

 

Le parole di Joe Bastianich

“La situazione è apocalittica, sto vedendo scene che ricordano le immagini della seconda guerra mondiale”. Joe Bastianich, inviato speciale de Le Iene al confine tra Polonia e Ucraina, racconta una realtà devastante, provocata dall’invasione russa. “Le famiglie al confine si dividono, perché gli uomini ucraini tra i 18 e i 60 anni non possono uscire dal Paese, sono tutti chiamati in servizio. Le donne, i bambini e gli anziani impiegano 30 ore a superare il confine e poi camminano nei boschi, perché in Polonia non sanno dove andare”.

Bastianich: “Mancano i generi di prima necessità”

Parlando dei profughi, poi, Bastianich ha continuato: “O c’è qualcuno che li aspetta oppure è il caos. Non ci sono posti per dormire, non ci sono campi, mancano cibo, acqua, coperte, pannolini. Serve tutto: sono qui con la troupe delle Iene ma da reportage giornalistico questi giorni si stanno trasformando in una missione umanitaria“. Il problema, spiega l’inviato, è che cominciano a scarseggiare i beni di prima necessità.

I polacchi aiutano i profughi ucraini

Devo dire che i civili polacchi che vivono qui aiutano molto – ha sottolineato Bastianich -. Accolgono i profughi e mettono a disposizione quello che hanno. Anche la polizia polacca fa passare con facilità chi può dare una mano. Ma parliamo di migliaia di persone che premono al confine, serve un’organizzazione umanitaria. E’ una situazione drammatica, straziante”.

Il video su Instagram di Joe Bastianich, inviato de “Le Iene”

Joe Bastianich, neo inviato de “Le Iene”, si trova al confine tra Polonia e Ucraina per la trasmissione.
L’imprenditore americano, con un video su Instagram, racconta come è la situazione: “Le persone sono disperate, mancano cibo, acqua, coperte, pannolini: sto vedendo scene da seconda guerra mondiale”.

 

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La situazione è apocalittica – prosegue – le famiglie al confine tra Ucraina e Polonia si dividono, perché gli uomini ucraini tra i 18 e i 60 anni non possono uscire dal Paese, sono tutti chiamati in servizio. Le donne, i bambini e gli anziani impiegano 30 ore a superare il confine e poi camminano nei boschi, perché in Polonia non sanno dove andare. O c’è qualcuno che li aspetta, e ho visto auto da tutta Europa recuperare i profughi che hanno contatti all’estero, oppure è il caos. Non ci sono posti per dormire, non ci sono campi, mancano cibo, acqua, coperte, pannolini. Serve tutto” ha aggiunto.

Da reportage a missione umanitaria

Bastianich è lì con la troupe delle Iene ma “da reportage giornalistico questi giorni si stanno trasformando in una missione umanitaria: con i passaporti americano e italiano si fa meno coda, quindi noi della troupe stiamo portando generi di prima necessità alle famiglie. Ma comincia a scarseggiare tutto: devo dire che i civili polacchi che vivono qui aiutano molto. Accolgono i profughi e mettono a disposizione quello che hanno. Anche la polizia polacca fa passare con facilità chi può dare una mano. Ma parliamo di migliaia di persone che premono al confine, serve un’organizzazione umanitaria”  ha concluso  l’inviato.

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