Afghanistan: cosa sta accadendo alle donne

di Alice Marchese


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

“Non contiamo nulla perché siamo nati in Afghanistan. Moriremo lentamente nella storia. Non posso fare a meno di piangere, ma devo asciugare le lacrime per fare questo video”. Sono parole sofferte, colme di paura e disperazione pronunciate da una ragazza afghana.
Il video è diventato virale ed è l’emblema di quanto sta accadendo a Kabul. Sono tornati i talebani nel Paese e questo sta nettamente radendo al suolo ogni cosa.

Fatima è la prima donna ad essere guida turistica

I talebani stanno minacciando le libertà tanto agognate e ottenute con considerevole difficoltà. Una delle storie degne di nota è quella di Fatima. Ha 22 anni ed è la prima e finora l’unica donna in Afghanistan ad essere diventata una guida turistica.

“Sono tutto ciò che i talebani odiano, se mi trovano mi ammazzano. Le cose stavano migliorando qui, anche per le donne. Non avrei mai pensato che sarebbero potuti tornare, che avrebbero potuto influenzare la mia vita e i miei sogni costringendomi ad abbandonare tutto ciò che amo e per cui ho combattuto”.

Lo ha detto Fatima in un’intervista a La Repubblica prima della caduta di Kabul. Questo ha spinto migliaia di afghani a raggiungere l’aeroporto per cercare di salire sugli ultimi voli in partenza dal paese.

Fatima, intervistata lo scorso marzo anche da Cnn, ha detto che spera di poter lasciare il paese per raggiungere il Pakistan e di temere per la sorte dei propri genitori, rimasti a Herat. “Se scoprono che hanno allevato una figlia come me o li uccidono subito o ne fanno un bersaglio fino a quando non mi consegno”.

Fatima: “Ho lottato contro la mia famiglia”

Per la 22enne di etnia hazara, è stato altamente difficoltoso voler intraprendere la strada di studentessa visto l’ostruzionismo della famiglia.

“Ho lottato contro la mia famiglia per far loro accettare che non mi sarei sposata a 14 anni come avevano fatto le mie sorelle e i miei fratelli, ma che avrei studiato, lavorato e aiutato altre ragazze ad emanciparsi”.

Chi è Fatima

La ragazza originaria dell’Hazarajat regione di provenienza della minoranza hazara, perseguitata dai talebani. Ha affermato di aver imparato l’alfabeto di nascosto a otto anni, portando le pecore a pascolare vicino a una scuola maschile.

Successivamente ha potuto studiare grazie a una scuola d’inglese per rifugiati, entrando poi nella facoltà di giornalismo dell’università di Herat, per arrivare l’anno scorso a collaborare con due agenzie di viaggio dopo essersi fatta notare con un gruppo su Facebook in cui raccontava la città di Herat a chi la voleva visitare.

“Non ho mai perso di vista i miei sogni”

“Ho litigato per anni con la mia famiglia prima di riuscire a farle accettare il mio lavoro. Per strada sono stata attaccata verbalmente e fisicamente: parolacce e lanci di pietre. Ma non ho mai perso di vista i miei sogni: fondare la prima agenzia turistica di sole donne, finanziare progetti per l’emancipazione femminile, diventare una giornalista e viaggiare per il mondo. Ora so che dovrò essere ancora più forte: mi sembra un incubo da cui non riesco a svegliarmi, ma voglio rimanere ottimista”.

Cosa prevede il regime talebano

Il regime talebano, caduto con l’invasione della coalizione guidata dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, vietava alle bambine di età superiore ai 10 anni di andare a scuola e obbligando le donne a indossare il velo integrale, o burka. Oltre a vietare la televisione, la musica e il cinema, il regime ha anche introdotto le esecuzioni pubbliche per i condannati per adulterio e imposto l’amputazione dei condannati per furto.

Cosa sta succedendo a Kabul

Kabul è in mano ai talebani e l’intero Afghanistan è diventato un emirato islamico. Il presidente Ashraf Ghani ha lasciato il Paese, fuggendo in Uzbekistan. In meno di un mese, gli estremisti hanno riconquistato il potere e hanno portato avanti un’avanzata città per città.

L’ex presidente dell’Afghanistan Ghani ha spiegato in un messaggio su Facebook di essere fuggito «per evitare un massacro» a cominciare dalla capitale Kabul. La sua fuga ha accelerato la caduta di Kabul. La strada per l’aeroporto si è rapidamente bloccata, sono state chiuse le ambasciate ed evacuati i diplomatici di diversi Paesi, tra cui l’Italia.

A questo, si aggiunge il dramma dei profughi che riescono a scappare e non sono certi del loro destino: l’Europa è divisa, l’Austria ha già detto che rimanderà a Kabul i richiedenti asilo, mentre l’Albania è pronta ad accoglierli.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria