Ciro Grillo e il verbale dell’interrogatorio

di Alice Marchese


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Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo, e altri tre ragazzi sono stati accusati di stupro di gruppo dall’italo-norvegese Silvia e dalla sua amica Roberta. I fatti risalgono al 17 luglio 2019 e la violenza sarebbe avvenuta in una villetta a Cala Volpe, in Sardegna. C’è un video, ci sono foto, chat, testimonianze, accertamenti, interrogatori.

Verbale dell’interrogatorio

Nel verbale dell’interrogatorio è descritto questo: non soltanto lei «ci stava», come dicono loro. Ma, in sostanza, avrebbe proposto proprio lei il sesso di gruppo. Così il Corriere della Sera riporta.

Proprio Ciro racconta

“La mattina del 17 luglio 2019 eravamo nel patio io, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta assieme a Silvia (che, ricordiamo, non è il suo vero nome, ndr). Silvia ha bevuto qualche sorso di vodka, da sola e senza che nessuno di noi la costringesse. Dopo la vodka ricordo che abbiamo parlato in modo scherzoso del rapporto sessuale che lei aveva appena avuto con Francesco Corsiglia (il quarto ragazzo coinvolto nell’inchiesta, ndr) e parlando lei ci ha lasciato intendere che era meglio una cosa con tre piuttosto che con uno solo”.

“Siamo andati tutti di là” e i dettagli di quel che descrivono come “rapporto consensuale”.

Secondo la versione della ragazza, ricorda il Corriere.

“Il rapporto sessuale con Francesco Corsiglia” sarebbe stato uno stupro e l’assunzione di vodka (che viene descritta da Silvia come sostanziosa e non come “pochi sorsi” riferiti dalla difesa) non spontanea ma forzata. Poi, scrive ancora il quotidiano, la giovane ha riferito che i ragazzi “la costringevano e comunque la inducevano a compiere e subire ripetuti atti sessuali con ciascuno di loro”.

Antonella Attili e il suo monologo

“Che brutta storia. Come si invecchia male a volte”. Così Antonella Attili inizia il suo monologo durante PropagandaLive in onda su La7. 

Il video di Beppe Grillo ha scatenato innumerevoli reazioni, soprattutto tra partiti. Giorni fa, è stato pubblicato da lui un video in cui difende il figlio e altri ragazzi accusati di violenza sessuale. Le parole utilizzate, il tono concitato e il potere mediatico sfruttato sono dei motivi per cui il video è stato aspramente criticato, ritenuto inaccettabile e scandaloso.

Le parole di Beppe Grillo

“Perché non li avete arrestati? Perché non è vero niente. Se una persona viene stuprata la mattina, al pomeriggio fa kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia, vi è sembrato strano. È strano. C’è un video e si vede che è consenziente”.

“C’è un video”

“Beppe fa riferimento al video che è stato girato che spiega passo passo tutto quello che è successo.
Ma la mia domanda è: chi ha girato il video e perché? Quella ragazza sapeva di essere ripresa?

Durante il suo discorso, sottolinea quanto sia chiaro che c’è la consenzietà. Ma che vuol dire? Avrà sbagliato, nella foga ci sta. Deve avere un concetto personale della parola consensuale. Inoltre da padre gli avrà dato quegli insegnamenti che se la donna dice no è sì”.

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