Preservativo femminile, cos’è e come si usa

di Danila


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Statistiche alla mano sono pochissime le donne che lo conosco, e sono ancora meno quelle che lo utilizzano. Un’arma preziosa per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, specialmente in una fase in cui è stato rilevato un aumento nel tasso di incidenza, e così dopo diversi anni, l’attenzione è ricaduta nuovamente su malattie quasi dimenticate come l’Aids, che colpisce sempre più donne in tutto il mondo.

Il preservativo femminile non è poi così diverso da quello maschile: in pratica si tratta di un cilindro trasparente, che alle estremità presenta due anelli, con un lato aperto e uno chiuso, che va inserito all’interno della vagina. Non è altro che una sorta di guaina sintetica e naturalmente anallergica che va inserita nella vagina prima del rapporto ed estratta alla fine.

Come si mette il preservativo femminile

Per sicurezza sarebbe il caso di provare a metterlo un paio di volte prima dell’utilizzo vero e proprio, in modo tale da prendere confidenza con questa guaina ed essere sicure di averla inserita nel modo corretto. Il preservativo femminile va tenuto premendo sull’anello interno, per capirci quello chiuso, con l’indice e con il pollice, in modo che il cilindro si appiattisca e che quindi sia semplice indossarlo. Con l’altra mano bisognerà inserire l’anello interno allargando la vagina, e con il dito indice posizionato all’interno del preservativo per tenere il preservativo, assicurandoci che la guaina rimanga ben distesa. L’anello esterno dovrà rimanere fuori. All’inizio del rapporto controllate che il preservativo non si sposti. Può sembrare una cosa complicata, ma il principio non è poi tanto diverso da quello classico.

Il preservativo femminile può essere acquistato in farmacia e ha un prezzo che varia in base al numero dei pezzi presenti nella confezione. In media si aggira intorno a tre euro circa.

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