Francia: assorbenti gratuiti garantiti alle studentesse

di Alice Marchese


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La prima a compiere questo grandissimo ed epocale passo è stata Scozia, successivamente lo Sri Lanka e adesso è il turno della Francia: tantissime studentesse non dovranno più spendere soldi per acquistare gli assorbenti. La decisione è stata comunicata dalla ministra per l’Insegnamento superiore e la Ricerca, Frédérique Vidal, la quale ha annunciato che da settembre saranno gratuiti e disponibili in appositi distributori in tutte le università e le residenze studentesche. “Puntiamo – ha detto la ministra durante un incontro con gli studenti a Poitiers, nella Francia centro-occidentale – a mettere in funzione 1.500 distributori di assorbenti e una gratuità per tutti al rientro nelle facoltà a settembre”.

“Sapere che una studentessa su dieci produce i propri dispositivi di protezione individuale perché non ha abbastanza soldi per comprarli e che una su venti usa la carta igienica, è stato un vero shock”, ha commentato Anna Prado de Oliveira, vicepresidente incaricata della lotta alla discriminazione, intervistata da Liberation.

Continua così la lotta per la parità di genere e di emancipazione di un paese. Un problema a dir poco secolare è quello della gestione della vendita e della distribuzione degli assorbenti.
La proposta di legge è stata adottata nell’ambito della lotta contro la precarietà delle giovani universitarie e dopo un lavoro di concertazione fra la ministra, i parlamentari e le rappresentanze studentesche.
Secondo uno studio, un terzo delle studentesse sarebbe in condizione di bisogno per poter acquistare i prodotti di igiene intima. La gratuità degli assorbenti era anche un impegno assunto dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, lo scorso dicembre.

A fine novembre la Scozia è stata il primo Paese al mondo che ha reso gratuiti gli assorbenti in tutti gli edifici pubblici. Approvato il primo provvedimento di legge al mondo in parlamento all’unanimità cosiddetto “Period Product (Free Provision) Bill”, che preveda l’accesso gratuito ai dispositivi sanitari che garantiscano l’adeguata igiene; si lotta così contro la “period poverty” che indica l’impossibilità economica di disporre di un idoneo benessere durante tutto il periodo mestruale. Adesso le autorità locali avranno l’obbligo di fornire non a pagamento assorbenti o prodotti per il ciclo mestruale a «chiunque ne abbia bisogno».

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