Conservazione del cordone ombelicale: a cosa serve, come si fa e quanto costa

di Elisa Malizia


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Da qualche anno è nota la pratica di conservare il cordone ombelicale, per varie ragioni. Questa conservazione ha lo scopo di conservare le cellule staminali contenute nel cordone le quali, in futuro, potrebbero essere necessarie per curare alcune patologie del nuovo nato. In realtà, la comunità scientifica è ancora divisa sulla validità delle cure basate sulle cellule staminali, ma molte mamme, alcune anche note, hanno deciso comunque di conservare il cordone ombelicale in “banche” private. estere. In Italia, infatti, non è possibile conservare il cordone e le cellule staminali per un eventuale uso personale, ma vengono messe a disposizione di tutta la collettività Un gesto d’amore disinteressato di una mamma verso altri bambini, i quali, un giorno, potrebbero essere curati proprio grazie a questo enorme gesto di generosità.

Conservazione del cordone ombelicale: a cosa serve?

Come detto, il cordone ombelicale è ricco di cellule staminali e altri elementi utili alla cura di molte patologie. Scegliere di conservare il cordone ombelicale significa poter dare aiuto alla scienza e alla salute collettiva. Attualmente le cellule staminali vengono impiegate per la cura di malattie gravi come la leucemia e i linfomi: conservare il cordone è un prezioso aiuto alla scienza.

Conservare il cordone ombelicale: come si fa?

Il sangue del cordone ombelicale viene raccolto dopo il parto, e questo non presenta rischi per mamma e bimbo. Affinché avvenga la donazione, è necessario partorire in una delle strutture accreditate alla raccolta del cordone ombelicale, che in Italia sono circa 50. La mamma verrà sottoposta ad esami del sangue gratuiti, anche nei 6 mesi successivi al parto, per escludere la comparsa di malattie infettive. Lo stato di salute di mamma e bambino determineranno la possibilità di conservare o meno il cordone.

Conservare il cordone ombelicale: quanto costa?

La conservazione del cordone in banche pubbliche è gratuita. In Italia, come detto, non è possibile conservare il cordone per scopo personale, ma all’estero esistono strutture che lo consentono. I costi delle banche estere variano molto: si parte da una prima rata di circa 2.000 euro, alla quale va aggiunta una cifra annuale di circa 200 euro.

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