Calcolo ovulazione, come calcolare quali sono i giorni fertili

di Redazione


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Come fare il calcolo ovulazione

Il periodo dell’ovulazione coincide con il momento della fertilità in una donna. Conoscere, dunque, il giorno in cui si presenta l’ovulazione è finalizzato alle possibilità di rimanere incinta. Al contrario, serve anche ad evitare gravidanze indesiderate.

Quando si parla di periodo fertile, si affronta sicuramente un argomento delicato. Ovviamente ogni tipo di calcolo in tal senso, richiede una conoscenza del proprio corpo e sui suoi ritmi, soprattutto in relazione al ciclo mestruale. Con questo metodo, infatti, è possibile avere maggiori informazioni su quali sono i giorni fertili.

Prima di approfondire il calcolo ovulazione, è bene fare alcune premesse. I giorni più favorevoli sono quelli che coincidono con l’ovulazione e il periodo che la precede. Quel periodo si localizza a metà del ciclo. Se, dunque, una donna ha un ciclo mestruale regolare, di 28 giorni, l’ovulazione dovrebbe avvenire 14 giorni prima dell’inizio del flusso.

Ovulazione, come avviene

La cellula uovo, giunta a maturazione, viene rilasciata dal follicolo che la contiene e, dunque, espulsa dall’ovaio in direzione della tuba uterina, chiamata anche ovidotto. Qui può essere fecondata da uno spermatozoo. Ogni donna nasce con una riserva limitata di cellule uovo. Queste diminuiscono con il passare degli anni.

Dalla pubertà in poi, l’ovulazione si ripete ogni mese. Va avanti così fino alla menopausa, che in media arriva intorno ai 50 anni. Proprio il periodo che intercorre tra pubertà e menopausa, è la famosa età fertile. Detto questo, torniamo al calcolo ovulazione.

In linea di massima, l’ovulazione avviene ogni 28 giorni. In seguito all’inizio delle mestruazioni, la cellula uovo impiega in media 14 giorni per raggiungere un grado di maturazione adeguato e fuoriuscire dal follicolo ovarico, per raggiungere la tuba. Questo intervallo di tempo coincide con la fase follicolare.

L’ovulazione vera e propria, dunque, è la liberazione dell’ovocita dall’ovaio. I giorni fertili sono quelli che precedono questa fase e il momento in cui  la cellula uovo entra nell’ovidotto ed inizia il suo viaggio per raggiungere l’utero. Ne consegue che il concepimento è possibile sono in determinati giorni.

Quali sono i giorni fertili

La massima fertilità coincide con il giorno dell’ovulazione, cioè quando un ovulo maturo viene rilasciato dall’ovaio, si muove lungo la tuba di Falloppio ed è disponibile per essere fecondato. É più ampio, invece, il periodo fertile. Bisogna infatti considerare che la cellula uovo espulsa dall’ovaio riesce a sopravvivere circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali nell’apparato genitale femminile fino a 72-96 ore dal rapporto.

Se volessimo definire una “finestra fertile“, durante la quale è possibile che l’uovo venga fecondato, inizia 4-5 giorni prima dell’ovulazione e termina da 1 a 2 giorni dopo. La probabilità di una gravidanza aumenta in modo significativo nei due giorni antecedenti l’ovulazione, nonché nel giorno stesso in cui questa si verifica. Al di fuori della “finestra”, il concepimento è meno probabile.

Cosa succede dopo l’ovulazione

Per completare la panoramica del calcolo ovulazione, dobbiamo anche comprendere cosa avviene dopo. Il ciclo mestruale si completa con la fase luteale, dal 16esimo al 28esimo giorno circa. Durante questa fase la parete interna dell’utero (cioè l’endometrio) si prepara ad accogliere l’ovulo, nel caso si verificasse il concepimento.

Qualora l’ovocita venisse fecondato, la cellula risultante si dividerebbe (blastula) e si impianterebbe nell’endometrio 3 o 4 giorni dopo aver raggiunto la cavità uterina, cioè a distanza di 6-7 giorni dal rapporto sessuale. Quando, invece, il concepimento non avviene, a partire dal 28esimo giorno circa compaiono le mestruazioni, con le quali i resti dell’endometrio vengono espulsi dalla vagina.

Calcolo ovulazione, come si fa

Per prima cosa, bisogna conoscere bene il proprio ciclo mestruale e il suo andamento. Il consiglio è annotare ogni mese l’inizio e la fine delle mestruazioni. Va tenuto in conto il periodo di tempo che va dal primo giorno in cui compare il flusso mestruale al giorno che prevede l’inizio della mestruazione successiva.

L’ovulazione si verifica circa due settimane prima della successiva mestruazione. Quando si ha un ciclo regolare, ogni 28 giorni, si calcola che l’ovulazione è intorno al 14esimo giorno. La “finestra fertile” inizia all’incirca il decimo giorno. Ovviamente si tratta di un ragionamento esemplificativo. Non è infatti possibile sapere con certezza se le mestruazioni che seguono l’ovulazione arriveranno davvero al 28esimo giorno.

Non dimenticate, dunque, che il ciclo non si verifica sempre con lo stesso intervallo di giorni. Può essere importante considerare che la cosiddetta fase “estrogenica”, la prima fase, è variabile e subisce oscillazioni. La seconda, detta “progestinica” è più costante e dura in media 14 giorni.

Al di là della durata del ciclo, comunque, il periodo fertile si presenta sempre 14 giorni prima delle mestruazioni e nei 4-5 giorni che lo precedono. Tendenzialmente i giorni più favorevoli al concepimento sono 6: il giorno dell’ovulazione e i 5 che la precedono. Nei due giorni immediatamente precedenti l’ovulazione e nel giorno in cui questa avviene, aumentano le probabilità di rimanere incinta.

Ribadiamo che il calcolo ovulazione sulla data delle mestruazioni non è una scienza esatta. É suscettibile di errore, anche quando si ha un ciclo regolare. Cosa significa questo? Significa che l’ovulazione può avvenire anticipatamente o in ritardo, rendendo vano il calcolo numerico.

Il ciclo varia e non è sempre preciso come un orologio. Per questo, ai fini del concepimento o al contrario, di evitare una gravidanza indesiderata, è opportuno affidarsi, nel primo caso, a una regolare attività sessuale; nel secondo a metodi contraccettivi efficaci.

Segnali dell’ovulazione

In generale, il nostro corpo ci può mandare dei piccoli segnali durante l’ovulazione (qualcuno li chiama “sintomi di ovulazione“):

  • Seno teso e, talvolta, dolorante;
  • Basso ventre dolorante e più gonfio;
  • Aumento del desiderio sessuale;
  • Sensi e  i riflessi diventano più attivi;
  • Secrezioni vaginali più abbondanti, trasparenti e filanti.

Altri segnali utili al calcolo ovulazione

Proprio l’aspetto delle secrezioni vaginali può essere un indicatore per comprendere quando si verificherà l’ovulazione. Per effetto degli estrogeni, infatti, nel periodo pre-ovulatorio aumenta la produzione del muco cervicale (perdite trasparenti). Quando l’ovulazione è imminente, le secrezioni diventano molto abbondanti e di consistenza viscosa ed elastica.

Da questo cambiamento, l’ovulazione potrebbe avvenire il giorno stesso o nel giro di 24-36 ore circa. È un po’ come se il muco cervicale “preparasse il terreno” per l’eventuale fecondazione della cellula uovo matura, in quanto facilita il passaggio degli spermatozoi attraverso il canale vaginale e favorisce la loro sopravvivenza. Le secrezioni mantengono tali caratteristiche fino al termine dell’ovulazione, quindi diventano dense, appiccicose e diminuiscono o scompaiono.

Ovviamente la consistenza del muco può variare anche per altri fattori, come la presenza di infezioni o la sindrome dell’ovaio policistico. Per individuare i giorni fertili, si può anche misurare la temperatura basale. Ogni mese c’è una mattina in cui aumenta di  circa 0,2-0,5°C e rimane costante per alcuni giorni fino alla mestruazione successiva.

La temperatura basale tende ad aumentare subito dopo l’ovulazione per l’effetto del progesterone. Il rialzo è, inoltre, preceduto da una lieve diminuzione della stessa; l’ultimo valore, registrato prima dell’aumento della temperatura basale, corrisponde al giorno dell’ovulazione. Va precisato che la temperatura basale può aumentare a causa di altri fattori (sonno agitato, assunzione di alcool o di bevande calde, squilibri ormonali, forte stress e febbre).

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