Roberto Vecchioni e il coming out della figlia Francesca: “Fu sollevato”

di Manuela Zanni


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Francesca Vecchioni,  figlia del cantautore  Roberto, racconta di quando rivelò al padre di essere lesbica e  temeva la sua reazione. Scopriamo, di seguito,  cosa è successo.

Chi è Francesca Vecchioni

Francesca Vecchioni, 47 anni, oltre ad essere la figlia del cantautore Roberto,  è anche presidente dell’associazione Diversity, che promuove la cultura dell’inclusione nei media, nelle aziende e nella società. In un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato del suo coming out e della reazione del padre.

Roberto e Francesca Vecchioni

Roberto e Francesca Vecchioni

Francesca Vecchioni: “Avevo paura della reazione di mio padre”

“A dire la verità non avevo nessuna intenzione di fare coming out con mio padre, perché avevo paura della sua reazione. È stato lui che è venuto a chiedermi”, ha rivelato al Corriere della Sera. “Era maggio, io ero appena uscita dall’adolescenza. Mi chiese se frequentavo qualcuno: mi rovesciai addosso il succo che stavo bevendo. Fino ad allora non avevo detto nulla della mia vita sentimentale. Non volevo mentire e quindi omettevo”.

La reazione di papà Roberto

“Gli dissi che era complicato”, spiega Francesca aggiungendo che Vecchioni padre “si allarmò subito: ‘Perché non me lo vuoi dire, cosa c’è che non va? È un drogato, un poco di buono?! Non sarà mica in galera, vero?’. Era troppo, non potevo non dirglielo: “È che non sto con un uomo, papà, sto con una donna!“. Rimase un attimo in silenzio. Poi mi disse: “Ma vaff… mi hai fatto spaventare… Non sapevo più cosa pensare! Ma non me lo potevi dire subito?!”.

La reazione della madre

Anche la madre Irene Bozzi (prima moglie di Roberto Vecchioni) è stata molto accogliente. “Si ha sempre paura di fare coming out: dipende dalle aspettative che credi che i tuoi genitori abbiano su di te. Ma le aspettative sono plasmate dalla società e quindi siamo noi stessi responsabili di questa cosa: la politica, i media e ognuno di noi”, aggiunge Francesca Vecchioni.

Francesca Vecchioni, mamma separata

La donna ha avuto due gemelle, Nina e Cloe, con la compagna Alessandra Brogno. Poi si sono separate: “Abbiamo avuto la fortuna di essere residenti nel comune di Milano, con figlie nate nel comune di Milano. Ci ha riconosciuto il sindaco, un processo immediato che ci ha permesso di evitare i lunghi ricorsi in tribunali per l’adozione in casi particolari. E l’assurdità che Alessandra dovesse “adottare” le sue figlie, magari dopo anni di attesa e incertezza. “Nella maggior parte delle città non è così”, commenta.

Francesca Vecchioni

Francesca Vecchioni

LEGGI ANCHE: Le unioni civili sono legge: ecco cosa bisogna sapere

La carta di identità per genitori gay

E sulla questione della carta d’identità con mamma e papà anche per i genitori gay dice: “Mi preoccupa che un ministro spinga i cittadini a rivolgersi ai giudici. Intanto perché costringe i tribunali, già intasati, a intervenire a spese dei contribuenti per far riconoscere un diritto che i bambini e le bambine dovrebbero già avere acquisito nel momento in cui sono stati riconosciuti. E poi perché così mette in conto l’esistenza di bambini di serie A e di serie B: crea una difformità di diritti e tutele tra quelli che hanno bisogno del tribunale per avere la carta di identità scritta correttamente e quelli che ce l’hanno subito”.

LEGGI ANCHE: Alberto Matano fa coming out in diretta 

 

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria