Maria Teresa alla figlia Guenda: “L’idea di un figlio ti ossessiona, valuta l’adozione”

di Manuela Zanni


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Maria Teresa Ruta ha scelto di affrontare un tema delicato come la ricerca della maternità, a fronte di una serie di problemi di salute, con una lettera pubblicata sulla rivista DiPiù e indirizzata alla figlia Guenda Goria. “Il desiderio di maternità che la vita ti sta negando è diventato un’ossessione. Valuta l’adozione”, si legge nel testo.

La scelta indelicata di rendere pubblica una conversazione privata

Un testo destinato a diventare di dominio pubblico, invece di una telefonata (o un incontro privato) con il quale la conduttrice consiglia alla figlia di “valutare l’adozione” in considerazione delle difficoltà che le starebbero impedendo di diventare madre. Una scelta indelicata, a tratti surreale, come se perfino temi privati di questo tipo possano essere affrontati alla stregua di come sarebbero trattati nel corso della puntata di un reality show.

Il testo della lettera di Maria Teresa Ruta alla figlia Guenda Goria

La lettera della conduttrice arriva a poca distanza da quella che Mirko Gancitano, compagno di Guenda Goria , aveva scritto alla fidanzata sempre a mezzo rivista. Anche in quel caso, l’argomento erano le difficoltà a concepire naturalmente un figlio. Quella lettera era arrivata in risposta a una prima missiva scritta in questo caso dalla diretta interessata.

Maria Teresa Ruta e Guenda Goria

La terza “puntata” della soap

A firmare la terza puntata è Maria Teresa Ruta che su DiPiù scrive alla figlia: “Anche il medico è stato chiaro: devi rasserenarti. Stai iniziando anche ad avere problemi di tachicardia a causa dell’ansia. Ti ho portato io stessa dal cardiologo, il dolore degli ultimi tempi ti sta divorando. So perché stai così male. La causa dei tuoi dispiaceri è legata a questo desiderio di maternità che la vita ti sta negando e che per te, ormai, è un’ossessione. Valuta l’adozione. Perché in qualche parte del mondo c’è un bambino solo, che tra le braccia e nella vostra casa potrebbe trovare tutto l’amore che merita”.

Guenda Goria e l’endometriosi

Guenda Goria ha scelto da tempo di raccontare a mezzo Instagram la sua battaglia contro l’endometriosi, patologia che l’ha costretta a sottoporsi a più di un intervento chirurgico. Decine le stories e i video dedicati all’argomento, trattato nella stragrande maggioranza dei casi con la serietà che merita. Fino all’epilogo toccato con le ultime lettere a mezzo stampa (lettere che sarebbero potute essere sostituite da un incontro in privato, se gli interessati lo avessero voluto) che hanno reso questa vicenda distante dal proposito con il quale, almeno inizialmente, sembrava essere stata raccontata.

guenda goria
guenda goria

La nostra riflessione

Ai tempi dei social in cui gioie e dolori ormai esistono solo se diventano di dominio pubblico, non dovrebbe stupire che una madre decida di parlare di un argomento così delicato come la difficoltà di concepimento da parte della figlia in ‘pubblica piazza’. Eppure, per fortuna, ci stupisce e, ancora più fortunatamente, ci infastidisce e disturba. Dal canto suo la figlia in questione (Guenda Goria) è stata la prima a sbandierare ai quattro venti la propria malattia quindi non dovrebbe lamentarsi, eppure sentiamo il dovere di ricordare che se l’intento (iniziale) fosse stato sensibilizzare i lettori sull’endometriosi prima e sull’adozione poi, in questo modo l’attenzione si è spostata unicamente sull’attenzione morbosa nei confronti di fatti assolutamente privati. Cionondimeno, vogliamo prendere ciò che di buono ( almeno nelle intenzioni) c’era in questa trovata ovvero ricordare a tutti coloro che sono ossessionati dall’idea di avere un figlio che esistono delle alternative al concepimento ovvero l’adozione grazie alla quale poter soddisfare il proprio desiderio di genitorialità donando il proprio amore a tanti bambini che lo stanno aspettando. I figli sono di chi li cresce e non (solo) di chi li concepisce.

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