Eurovision 2024, Angelina trionfa: top e flop della seconda serata

di Manuela Zanni


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Se la prima semifinale di Eurovision 2024 ci ha regalato dei colpi di scena incredibili, la seconda non è stata certo da meno.  Scopriamo di seguito, quali sono state le esibizioni top e flop della seconda serata ( secondo noi).

Top e Flop della seconda serata (secondo noi)


Sarah Bonnici rappresenta Malta cercando di imitare Beyoncè e JLo  anche se il risultato non si avvicina neanche lontanamente alle perfomance delle Divine che l’hanno ispirata. Alla fine l’esibizione raggiunge, tuttavia, la sufficienza anche grazie alla coreografia dei ballerini.   Voto 6

Besa per l’Albania sul palco è “divina”, caso esemplare di nomen omen dal momento che la “besa” in Albania indica l’onore individuale. Il look dell’artista è perfettamente in armonia con la sonorità del brano e la rende degna di assurgere al rango di una dea dellì’Olimpo. Voto 8

Marina Satti rappresenta la Grecia in tuta pink con una canzone orecchiabile ma non memorabile che, in ogni caso supera la piena sufficienza. Voto 7

Nemo per la Svizzera, tra i favoriti insieme al croato Baby Lasagna, vestito in tulle sembra una bomboniera di un battesimo e neanche la canzone, mediamente orecchiabile, riesce a superare l’imbarazzo visivo per una simile vista. Voto 4

Dalla Repubblica Ceca Aika propone una esibizione da femme fatale. Una sorta di “Wonder Woman della porta accanto” il cui stile ben si sposta con le soronità punk ed elettroniche della canzone. La canzone merita la sufficienza e il look…anche meno. Voto 6

La Francia con Slimane non ci fa una gran bella figura. Quest’anno molti artisti pensavano di essere alla sagra del gelato, tra cui la Francia. Per fortuna ( per loro) essendo uno dei Paesi Big Five lo ritroveremo comunque in finale. Voto 5

Dall’Austria Kaleen in total silver con il suo look strizza l’occhio alle grandi pop star americane. Sembra una extraterreste appena sbarcata sulla Terra da un altro pianeta. Il suo look è in perfetto match con la canzone dalla sonorità orecchiabile e piacevole all’ascolto. Bella, brava e sexy ( complici gli stivali altezza inguine).  Voto 8

Saba rappresenta la Danimarca con grinta e femminilità, indossando un abito bianco che risalta il suo incarnato color “caffé ristretto” di cui sembra quasi di sentire il profumo. Perfetto emblema di  women power canta una canzone dal ritmo ben scandito e facilmente orecchiabile. Voto 7, 5


Ladaniva rappresenta l’ Armenia con allegria e spensieratezza, una via di mezzo tra le ballerine della taranta e Pocahontas. Va bene (quasi) tutto ma anche meno a volte è anche meglio. In ogni caso raggiunge la sufficienza. Voto 6

Dalla Lettonia Dons non si fa mancare nulla. Uno spartano in blu, molto alla moda con un’armatura in stile Chiara Ferragni con il disegno dei suoi pettorali. Algida e poco convincente la sua performance canora. Voto 6

Dalla Spagna Nebulossa, la “Zorra de noartri”, sembra una coattona alla “Tina Cipollari” che passa da corteggiatrice a tronista. Per non parlare dei ballerini in guepiere che hanno reso piuttosto inguardabile l’intera performance alla quale si aggiunge un ritmo davvero poco convincente. Anche in questo caso la fortuna (per loro) è essere tra i Paesi Big Five. Voto 5


Megara rappresenta San Marino ( anche se tutti avremmo voluto vedere Loredana Bertè al suo posto). Lei è la figlia punk dello stregatto di Alice nel paese delle meraviglie con tendenze alla Regina di Cuori, ma anche un po’ stregatto. Oltre al look poco indovinato, la canzone non aiuta affatto.  Voto 4


Dalla Georgia Nutsa Buzaladze sembra un’ amazzone. Il suo look è particolare e affascinante e (soprattutto) le dona impreziosendo la performance canora con la giusta carica. Voto 7, 5

Mustii dal Belgio “sembra un angelo caduto dal cielo” parafrasando Nada. Il suo trench sembra abbia incontrato Edward mani di forbice e le sue applicazioni brillano tantissimo. Forse talmente tanto da offuscare la canzone che non sembra all’altezza del look.  Voto 6


5MIINUST x Puuluup per l’Estonia arriva direttamente dalla “sagra del cafone” . In ogni caso molti si dimenticano che sono sul palco dell’Eurovision e non al circo. Detto questo, la canzone, senza infamia e senza lode, raggiunge la sufficienza. Voto 6


Non per essere di parte ma….Angelina Mango ha rappresentato l’ Italia in maniera strepitosa trionfando sul palco dell’Eurovision come se ci fosse nata. Il look che l’ha vista tatuata di fiori e corone di spine,  è stato il più particolare e rappresentativo della serata. Se c’è una cosa in cui Angelina “stona” rispetto alla sua canzone è proprio “la noia” che è l’ultima delle cose che ci viene in mente assistendo alla sua esibizione e guardando il suo look. Unico neo dell’outfit: le scarpe tozze che non slanciano. Voto 9


Eden Golan per Israele sale sul palco come una vestale leggiadra e profetica come una sacerdotessa. Perfetto il match con le sonorità della perfomance canora. Voto 8


Gåte dalla Norvegia ci conferma che nel 2024 si può ancora parlare di lupi e di incantesimi senza venire bruciati sul rogo. Particolare e di sicuro non banale, ci vuole tuttavia ben altro per meritare la vittoria ad Eurovision ( almeno speriamo). Voto 6


Joost Klein dai Paesi Bassi sarebbe tra i favoriti e questo ci conforta perché con lui non abbiamo niente da temere. Non funziona il look e neanche la canzone che parla del dramma di essere orfani con un motivetto da videogame. Sarà fuori dagli schemi ma dovrebbe essere anche fuori da Eurovision.
 Voto 5

Mara Maionchi non pervenuta. Se la prima sera le avevamo dato l’attenuante del mancato riscaldamento ( sebbene una discografica rodata come lei dovrebbe essere avvezza ad esprimere giudizi) adesso non ha più scuse. Arranca tra commenti banali e frasi lasciate a metà incapace di esprimere un giudizio competente su qualsiasi artista in gara. Tutta la comprensione a Gabriele Corsi che è solo a tirare avanti la baracca e che da solo se la sarebbe cavata anche meglio. E’ il caso di dire “meglio soli che Maionchi accompagnati”. Voto 0

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