Insinna torna all’Eredità al posto di Insegno? “Non ce la faccio più a sentirvi”

di Redazione


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La Rai sta preparando una vera e propria rivoluzione nei suoi palinsesti per reagire al recente valzer di conduttori che hanno lasciato Viale Mazzini per accasarsi altrove, da Fabio Fazio a Canale Nove fino all’ultimo, Corrado Augias passato a La7. E così, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, da gennaio 2024 potrebbe esserci il clamoroso ritorno di Flavio Insinna alla guida de L’Eredità, quiz preserale di punta di Rai1.

Flavio Insinna potrebbe tornare a condurre L’Eredità

Insinna, volto storico del programma, prenderebbe il posto di Pino Insegno, a cui inizialmente il testimone doveva passare ma i deludenti risultati d’ascolto ottenuti con la sua trasmissione Il Mercante in Fiera su Rai2 avrebbero convinto l’azienda a un dietrofront. La scelta spetta in realtà anche a Banijay, proprietaria del format, che dopo questi numeri poco soddisfacenti difficilmente rischierà su Insegno, preferendogli un volto già rodato come Insinna.

Pino Insegno potrebbe essere sostituito da Insinna, la sua reazione

«Parole in libertà di qualcuno…. Io non ce la faccio più a sentirvi». Poche parole da parte di Pino Insegno che ha commentato con l’Adnkronos le indiscrezioni apparse sul Corriere della Serà che annunciano il ritorno di Flavio Insinna, dal prossimo anno, alla guida dell”Eredità. Si valuterà tutto entro novembre, insieme a Banijay Italia, la società che produce il programma.

Possibili ritorni di Massimo Giletti, Renzo Arbore e Giovanni Minoli

Ma non sarebbe l’unico gradito ritorno. Sempre stando alle indiscrezioni, anche Massimo Giletti dovrebbe approdare di nuovo su Rai1, prima per condurre le celebrazioni di radio e tv e poi, da aprile, dedicarsi alle sue amate inchieste giornalistiche. Per Renzo Arbore sarebbe in cantiere un format completamente nuovo, mentre Giovanni Minoli tornerebbe al timone del suo storico programma La Storia Siamo Noi su Rai3.

Alessandro Baricco ipotizzato per un nuovo spazio culturale

Infine circola con insistenza anche il nome di Alessandro Baricco, ipotizzato alla guida di uno spazio culturale proprio al posto di Augias, con cui la Rai avrebbe ancora un’opzione per riprendere La Gioia della Musica. L’azienda sembra insomma voler reagire colpo su colpo alla fuga di personaggi chiave verso altre reti.

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