Margherita Hack, la vera storia dell’astrofisica: le curiosità che forse non sai

di Redazione


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Descrivere in poche parole la grandezza di Margherita Hack, la signora delle stelle, e il suo contributo alla scienza non è semplice.

Prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, la sua vita è ricca di curiosità e aneddoti, che in pochi conoscono e che meritano di essere raccontati.

Proprio per celebrare la grande astrofisica toscana, la RAI ha scelto di dedicarle il film TV “Margherita delle stelle”, interpretato dall’attrice Cristiana Capotondi e in onda su RAI1 stasera martedì 5 marzo.

Ma chi è questa grande donna che ha lasciato il segno nel mondo dell’astronomia? Scopriamo insieme alcuni dettagli sulla sua straordinaria vita.

Chi era Margherita Hack

Margherita Hack è stata un’astrofisica e divulgatrice scientifica senza eguali che ha reso popolare l’astronomia grazie ai suoi studi e alle sue grandi doti comunicative. Nata a Firenze il 12 giugno 1922 dalla madre Maria Luisa Poggesi, diplomata all’Accademia di Belle Arti e miniaturista alla Galleria degli Uffizi e dal padre Roberto Hack di lontane origini svizzere impiegato alla Fondiaria come contabile e licenziato nel 1927 per motivi politici.

Dai genitori così diversi – il padre era un contabile, preciso ed esigente, mentre la madre era un’artista – e dal loro costante esempio, Margherita ha appreso l’importanza di valori fondamentali come la giustizia e la libertà. Entrambi hanno frequentato circoli intellettuali critici nei confronti delle religioni tradizionali e del fascismo, influendo profondamente sulla formazione della giovane Margherita Hack, senza mai condizionarla.

“Ho avuto la fortuna di avere una famiglia molto liberale – ha raccontato in una passata intervista – mi lasciavano molto libera e mi dispiaceva quasi di non dover lottare per diventarlo”.

L’unica scelta che le hanno imposto è stata quella vegetariana, che la scienziata ha accolto volentieri e portato avanti per tutta la sua vita, così come il rispetto per ogni essere vivente. Margherita Hack è stata una grande amante degli animali, soprattutto dei gatti, suoi grandi amici.

Al fianco di Margherita c’è sempre stato un uomo speciale Aldo De Rosa, conosciuto quando i due erano ancora bambini e che lei aveva sposato nel 1944. L’uomo l’ha sempre sostenuta nelle sue scelte, dimostrandosi un punto di riferimento fondamentale per la scienziata.

I due restarono insieme per sessantanove anni, fino al 29 giugno 2013, data di morte di Margherita Hack (De Rosa morirà l’anno dopo).

Sin da giovane Margherita Hack non nascose le sue idee antinaziste, venendo addirittura sospesa per una ventina di giorni a causa di un’accesa discussione con le compagne di ideologia opposta e ottenendo un sette in condotta. Allora i genitori la sostennero fieri e orgogliosi del coraggio che aveva saputo dimostrare nel manifestare senza remore il suo pensiero.  

Margherita Hack studiò al liceo Galileo di Firenze e in quel periodo iniziò a praticare sport a livello agonistico. Negli anni dell’università, tra il 1939 e il 1945, vinse i Littoriali, giocò a lungo a pallacanestro e fu campionessa di salto in alto e in lungo.

La sua grande passione resta però la Fiorentina, squadra di cui è sempre stata molto tifosa e la bicicletta.

Con l’entrata in guerra gli esami di maturità furono aboliti e le promozioni o bocciature si basarono sui voti ottenuti durante l’anno. In proposito Margherita Hack ha così commentato: “Fui dichiarata matura con la media del sette, ed ebbi sei in matematica e fisica, che erano il mio forte, e otto in filosofia, di cui non capivo nulla”.

Terminato il liceo l’astrofisica si iscrisse inizialmente alla Facoltà di Lettere per poi cambiare subito strada e iniziare a frequentare Fisica. A soli due esami dalla laurea (tra febbraio e maggio 1943) Margherita Hack scelse astronomia come materia per la sua tesi.

In particolare, scelse un argomento complesso, lo studio di una classe di stelle variabili, chiamate “Cefeidi“. Fu così che iniziò a occuparsi di spettroscopia stellare, destinato a diventare il suo principale ambito di ricerca.  

Margherita Hack conseguì la laurea il 15 gennaio 1945 con 101 su 110 e da lì iniziò a collezionare un successo dopo l’altro, tra incarichi e onorificenze a livello nazionale e internazionale.

Dopo la laurea continuò a frequentare l’osservatorio di Arcetri come volontaria e a lavorare sulla tesi per la pubblicazione sulla rivista “Memorie della Società Astronomica Italiana“. Si recò poi per un periodo di studio a Utrech e Groningen, in Olanda, a Princeton negli Stati Uniti e sempre in America a Berkeley scrisse, insieme all’astronomo Otto Struve, fuggito dall’Unione Sovietica, uno dei suoi primi trattati, “Stellar Spettroscopy”, ancora oggi una delle pietre miliari dell’astrofisica.

Nel frattempo, arrivò la fine della guerra e la resa della Germania nazista e il mondo devastato si avviò verso nuovi orizzonti.

Il suo profondo senso di giustizia l’accompagnò per tutta la sua vita e la spinse a dedicarsi alla politica e a diverse battaglie sociali. Si era candidata varie volte nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani, con cui venne anche eletta nel 2006 alla Camera, decidendo poi di rinunciare al seggio per non abbandonare la ricerca.

Celebri le sue battaglie per il ritorno alla ricerca sull’energia nucleare e quella per i diritti civili delle coppie conviventi e omosessuali. Hack è sempre stata un’atea convinta, presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

Grazie ai suoi studi oggi le stelle “Cefeidi” sono considerate oggi punti di riferimento fondamentali per misurare le distanze tra le galassie. Inoltre, un altro suo lavoro importante riguarda l’astronomia agli ultravioletti, la possibilità di guardare lo spazio ai raggi ultravioletti così da osservare fenomeni altrimenti invisibili, come le stelle nascenti e quelle che stanno per morire.

Margherita Hack è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, dal 1964 al 1987. È stata docente di astronomia all’Università di Trieste, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.

Nel 1979, Margherita Hack ha fondato e diretto insieme all’astrofisico Corrado Lamberti, “L’Astronomia”, la più grande rivista di divulgazione astronomica italiana, fino al 2002 anno in cui i due hanno fondato “Le Stelle“, altra rivista che è andata avanti fino al 2008.

Margherita Hack ha scritto decine di libri di divulgazione scientifica per spingere i meno esperti a conoscere più a fondo l’astronomia.

Nel 1995 due astronomi in suo onore hanno dato il suo nome a un nuovo asteroide: 8558 Hack.

Margherita Hack, la signora delle stelle, è stata una donna libera, scomoda e anticonformista, che si è impegnata nel sociale e si è battuta contro le ingiustizie, un vero esempio di forza e determinazione in grado di ispirare le giovani donne.

Foto da Youtube

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