Festival blindato, sale l’allerta anarchici a Sanremo

di Romina Ferrante


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Cresce il rischio di azioni anarchiche al Festival di Sanremo. Il timore è che la visibilità mediatica della kermesse possa incoraggiare blitz anarchici dopo il caso Cospito. Un timore fondato visti gli scontri degli ultimi giorni. In particolare, si parla di un possibile attacco ai ripetitori e alle antenne, capace di mettere a rischio l’evento in diretta.

Il Ministero degli interni ha pertanto deciso di rafforzare il sistema di sicurezza della kermesse con 250 agenti, l’unità antiterrorismo e specialisti della cybersecurity. Sarà blindato anche il “paco sul mare” di Sanremo, la nave da crociera attraccata al porto, e installati metal detector ai varchi della “zona rossa” attorno al Teatro Ariston.

Come ha spiegato il questore di Sanremo Giuseppe Peritore, oltre a essere intensificato il controllo su tutto il territorio, è stata “attivata una unità di crisi, in commissariato a Sanremo, con rappresentanti di tutte le forze di polizia e componenti della Rai”.

La tensione resta alta in tutto il Paese

Anarchici

Simbolo della A cerchiata su una finestra

Attenzione massima, dunque, in tutti i luoghi ritenuti sensibili come ambasciate, istituzioni, carceri, grandi aziende, eventi e in cui sono state da subito innalzate le misure di sicurezza.

Gli anarchici hanno già fatto sentire la loro voce con una serie di attacchi incendiari in Italia e all’estero, rivendicazioni e manifestazioni in piazza e sul web e si teme che l’invito alla lotta lanciato dallo stesso Cospito possa essere colto anche da militanti di altri movimenti antisistema.

Intanto martedì 31 gennaio alla portineria de Il Resto del Carlino di Bologna è arrivata una telefonata anonima in cui si preannunciava un grave attentato a Bologna, in relazione ai fatti di Cospito su cui al momento sta indagando la Digos, mentre ieri mattina è stata spedita allo stesso giornale una lettera di minacce contro la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto per la linea politica portata avanti dal governo sull’Ucraina.

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Pippo Baudo: “il rischio anarchici è una cosa seria, ma il Festival ha i suoi anticorpi”

Pippo Baudo

Pippo Baudo al Festival di Sanremo (2019)

Pippo Baudo, il presentatore TV, storico patròn del Festival di Sanremo ai microfoni dell’Adn Kronos ha così commentato la vicenda: “Questa del rischio dell’arrivo delle proteste degli anarchici a Sanremo è una cosa seria. Ma io sono fiducioso. Credo che il festival abbia i suoi anticorpi. L’organizzazione e la sicurezza è una macchina complessa ma molto rodata”.

Il noto conduttore ha poi aggiunto: “Il festival ne ha viste tante nei suoi 73 anni di storia. Quello che ricordo come il momento di maggiore tensione è sicuramente la protesta dei metalmeccanici del 1984″.

In quell’edizione, duemila operai dello stabilimento genovese Italsider di Cornigliano a rischio chiusura invasero Sanremo, presentandosi davanti all’Ariston sul piede di guerra. Allora Baudo per allentare la tensione scelse di incontrare una delegazione di 6 rappresentanti e leggere in diretta un documento. “Per fortuna andò tutto bene. Ma la decisione non fu facile da prendere. Le responsabilità in gioco erano tante” – ha poi concluso Baudo.

Foto da depositphotos.com

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