Oman, 6 cose da vedere ripercorrendo la Via dell’Incenso

di Dalia Smaranda


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Oman è un sultanato del Medio Oriente dove ad oggi è ancora possibile ripercorrere la Via dell’Incenso, un’antica tratta commerciale che attraversa deserti e montagne e che collegava la penisola araba al Mediterraneo.

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Cenni storici sulla Via dell’Incenso

Questa via carovaniera era molto importante e strategica perché vi si potevano trasportare le merci proveniente dall’India e dal Estremo Oriente fino ai paesi del Mediterraneo. In particolare, su questa tratta viaggiavano carichi di essenze profumate come incenso, muschio, mirra, canfora e sandalo. Non mancavano però anche spezie come noce moscata, chiodi di garofano e cinnamomo, e quelle legate alla cura della persona e alla cosmesi.

Nella Penisola arabica esistevano diverse vie carovaniere, ma la preferita era chiamata “strada del Mar Rosso” e collegava Najran (un’oasi dello Yemen) a Gaza (Palestina), passando per città importanti come Tihama, Mecca e Dedan e costeggiando la penisola del Sinai fino alla meta finale. Le carovane erano spesso lunghissime, tanto da impiegare in alcuni casi anche fino a 2.500 dromedari. La tratta è estremamente lunga e con l’impiego di questi animali si riusciva a percorrerla da un estremo all’altro (2.400 km) in almeno 60 giorni. Le disavventure dei viaggiatori erano molte, come ad esempio la presenza di briganti e le tempeste di sabbia, senza contare la difficoltà di orientamento e la limitata quantità di acqua.

Ad oggi il nome della tratta è dedicata all’incenso, una resina richiestissima nella storia sia per uso medicinale che di utilizzo nelle funzioni sacre. Il suo nome scientifico è Bosweilla sacra e l’Oman e lo Yemen ne sono i principali esportatori.

Cosa visitare sulla Via dell’Incenso

Ad oggi è possibile ripercorrere la Via dell’Incenso, anche se non troverete più lunghe carovane cariche di spezie. Percorrere la tratta vuol dire entrare in pieno nell’atmosfera e nelle tradizioni di questa zona del mondo così riservata ed esotica. Si parte dalla regione di Dhofar, nel sud dell’Oman, in particolare dalla città di Salalah(1) uno dei porti principali e più belli del Golfo Persico. La città è vivace e ricca di fascino, qui potrete iniziare il vostro shopping grazie ai souk dove potrete acquistare, in primis l’incenso, ma anche splenditi abiti e pietre preziose. Qui potrete iniziare una vacanza rilassante grazie alle meravigliose spiagge dove soggiornare in eleganti resort sul mare e fare immersioni.

Poco lontano dalla città c’è il Quarto Vuoto(2) l’area desertificata più visitata al mondo, dove avverrà il vero e proprio viaggio sulla Via dell’Incenso. Per addentrarsi in questa area è necessario però prenotare una visita guidata per non incorrere in rischi indesiderati, queste sono facili da trovare una volta atterrati in Oman. I tour iniziano con un viaggio da Salalah di circa 2 ore per la città di Ubar(3), dove è possibile scorgere ancora qualche rovina, e da dove sarà possibile addentrarsi nel Quarto Vuoto. Per i più spericolati sarà possibile fare del dune bashing, un adrenalina corsa nel deserto con i fuoristrada.

Chi cerca invece qualcosa di più rilassante potrà iniziare il vostro viaggio in sella ai dromedari. Arrivati sulle dune potrete scorgere uno dei tramonti più belli che possiate mai vedere ed infine raggiungere una tenda beduina dove cenare e passare la notte. Vi ritroverete così in una tipica atmosfera omanita davanti ad un fuoco acceso fumando narghilè, dove la guida vi racconterà storie e leggende su questo posto mistico.

Il viaggio solitamente prosegue con la visita a Wadi Dawka (4), la valle di alberi d’incenso al confine con lo Yemen, dove poter passeggiare in un vera e propria piantagione d’incenso. Qui è possibile rimanere per visitare la città, dove comprare un regalo discreto ma di effetto come l’incenso, accompagnato da un tradizionale bruciatore in terracotta. Prendetevi del tempo per degustare i tanti tipi di datteri e l’omani halwa, un dolce fatto con un impasto a base di acqua di rose, noci e spezie. Il viaggio continua nell’antico villaggio di pescatori di Taqah(5), famoso per i colori delle sue acque cristalline e dei pesci. Tipico di Taqah sono le sue sardine da gustare per un pranzo veloce.

L’ultima tappa prevede una visita al parco archeologico di Sumhuran, dove poter passeggiare tra le rovine dell’antico porto di Kour Rhoi (6). Scoperto nel 1900, questo sito archeologico è ricco di antiche leggende. Le rovine si trovano di fronte al mare, vicino alla foce del fiume Wadi Darbat. Si tratta dei resti di una città fortificata situata proprio in quel punto per respingere eventuali invasori via mare. Potrete vedere quindi i vecchi quartieri residenziali, le botteghe ma sopratutto le affascinanti aree destinate al culto religioso.

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