Contributi imprenditoria femminile Lombardia: intervista alle esperte di Monza e Brianza

di francesca


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Redazione: La Camera di Commercio di Monza e Brianza sta muovendo nuovi passi nell’ambito del sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile. Ci dice quali sono le iniziative più importanti per chi voglia fare impresa sul vostro territorio?

Mina Pirovano: Vorrei partire da alcuni dati. Le imprese femminili in Lombardia nel 2011 dimostrano una sostanziale tenuta: sono  infatti 172.373 imprese, oltre 1 attività su 5, e crescono, seppur lievemente, dello 0,7% in un anno. Proprio Monza e Brianza, con 12.848 imprese femminili, nel 2011 è la provincia lombarda che registra l’aumento più significativo, segnando un +2,4% in un anno, il triplo della variazione lombarda e il doppio rispetto all’andamento complessivo delle imprese del territorio che si ferma ad una crescita dell’1,1% . In Brianza assistiamo quindi ad un incremento eccezionale di imprese “rosa”, che genera a sua volta occupazione e di cui beneficia l’intero sistema economico.

Proprio in questo contesto di vivacità imprenditoriale, si colloca l’azione della Camera di commercio di Monza e Brianza, che a partire dall’inizio della sua attività, nel 2008, con il servizio gratuito Punto Nuova Impresa attraverso l’azienda speciale Formaper, ha sostenuto oltre 1000 aspiranti imprenditrici nell’apertura di un’attività in proprio in grado di reggere sul mercato, supportandole con consigli pratici e suggerimenti mirati nella definizione del proprio percorso imprenditoriale. E poi abbiamo cercato di fornire alle aspiranti imprenditrici, in particolare giovani, strumenti concreti a supporto dello start – up, con corsi mirati e assistenze personalizzate che offrano alle nostre donne un “abbecedario” del mettersi in proprio, dalla scelta della forma giuridica alle procedure amministrative per l’avvio dell’attività, dalla stesura di un business plan alla ricerca dei finanziamenti. Per informazioni il servizio è attivo dal lunedì al venerdì previo appuntamento c/o Formaper –Camera di Commercio Monza Brianza –Piazza Cambiaghi, 5 –Monza. Tel. 039/2807446 -Fax 039/2807449; email: formaper@mb.camcom.it.

Inoltre, come Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza stiamo muovendo poi i primi passi anche rispetto alla delicata tematica dell’accesso al credito, prioritaria per un’impresa in fase di start up, attraverso l’apertura di collaborazioni con alcuni istituti di credito del territorio finalizzate all’ istituzione di finanziamenti a condizioni agevolate per le imprenditrici del territorio.

Redazione: Il vostro Ente sta promuovendo la modalità di fare impresa on line. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi (qualora ci fossero) di questa procedura?

Mina Pirovano: Semplificare l’iter burocratico di costituzione di un’impresa e quindi evitare code agli sportelli, e lungaggini burocratiche, è un asset fondamentale per il nostro ente. Il nostro Ufficio Studi ha stimato che  proprio la complessità e il fardello della burocrazia in un anno costano in media ad ogni impresa lombarda circa 14mila Euro e 76 giorni lavorativi, mentre attraverso la telematizzazione delle pratiche che arrivano al Registro Imprese avviata lo scorso anno con Comunica abbiamo fatto risparmiare oltre 7 milioni di Euro alle imprese della Brianza. La rivoluzione telematica e innovativa su cui il nostro ente ha investito fin dalla sua nascita ha favorito risparmio di tempo e di denaro per le imprese e gli ultimi dati  ci dicono che il 97,6% degli atti presentanti al Registro Imprese nel 2011, ovvero 72.974 pratiche, è stato gestito solo in via telematica. Se le nuove tecnologie hanno favorito la nascita di nuove attività, anche l’on line – con la sua gamma di infinite possibilità – è un’opportunità che sempre più imprese hanno scelto di cogliere, attraverso la vendita di prodotti on line, l’attivazione di un sito Internet o la promozione del proprio business attraverso la rete. Le imprese lombarde che commerciano prodotti via Internet sono 1580 e nell’ultimo anno sono aumentate del 25,8%, con un giro d’affari annuo pari a 1,5 miliardi di Euro. Tra Milano e Monza e Brianza ci sono oltre 800 imprese che vendono i propri prodotti on line, in crescita in un anno rispettivamente del 22,5% e 26,9%.  Proprio per supportare la naturale vocazione delle nostre imprese verso il mondo del web la Camera di commercio di Monza e Brianza insieme a Google Italia lo scorso ottobre ha presentato l’iniziativa “La Mia Impresa Online.it. Le imprese della Brianza corrono in rete”, una giornata di informazione e di training della rete durante la quale 250 imprenditori brianzoli sono andati alla scoperta di tutte le possibilità di business in rete: dalla creazione di un sito Internet per promuovere il proprio business all’ attivazione di una piattaforma di e-commerce per vendere i propri prodotti online passando per la pianificazione di una campagna pubblicitaria su GoogleAdwords.

Redazione: Secondo lei ci sono alcune attività che, più di altre, andrebbero avviate sul vostro territorio?

Mina Pirovano: Le rispondo partendo da una precisazione: la scelta di quale attività avviare risente di quanto di volta in volta richiede il mercato ed è pertanto assai variabile, essendo influenzata in modo determinante dal momento storico in cui ci si trova. Dalla nostra esperienza emerge che un’impresa reagisce meglio alla crisi se fin dall’inizio si specializza in un settore specifico e rispondente alle richieste del mercato. Per guardare alla Brianza, l’impresa di design – che asseconda la naturale vocazione del territorio, richiamandosi ad un saper fare antico ma che sa rinnovarsi – tiene e reagisce bene al difficile momento che stiamo vivendo, perché sa aprirsi ai mercati mondiali e perché punta sulla qualità di prodotto, unico, creativo e difficilmente replicabile. Più in generale, penso a tutte quelle attività in cui l’estro e la creatività della persona fanno la differenza e nelle quali la donna, per sua natura più “flessibile” e multitasking rispetto all’uomo, riesce a meglio, ad esempio le attività di servizi alla persona, dalla più tradizionali (parrucchiere, estetiste, centri benessere), alle più fantasiose, (wedding planner, le ricostruttrici di unghie, le colf tuttofare, etc.. )

Redazione: Con l’attuale crisi occupazionale, molte soggetti stanno pensando di trasformare le loro competenze professionali in realtà imprenditoriali. Quali sono i passaggi necessari per avviare un’impresa nella vostra provincia?

Barbara Borsani: Prima di intraprendere il percorso pratico di avvio dell’impresa è indispensabile riflettere, acquisire informazioni ed intraprendere un percorso di verifiche logiche.
L’analisi delle coerenze è quindi il primo passo per definire in concreto l’idea e la sua fattibilità. Spesso il confronto fra i vari elementi mette in luce la necessità di modificare l’idea ed adattarla al proprio contesto, lasciando comunque spazio a quegli elementi irrinunciabili dell’idea e che ne costituiscono il “nocciolo duro”.

Una volta che l’idea imprenditoriale iniziale è stata ben articolata si può passare alla fase di realizzazione del “progetto di fattibilità” vero e proprio, il business plan. Parallelamente a ciò, è necessario capire se l’attività che si intende avviare richiede l’ottenimento di particolari autorizzazioni per essere aperta (es. pubblici esercizi), o il possesso di requisiti professionali specifici per essere svolta (es. estetista, idraulico, elettricista, ecc.); quale forma giuridica scegliere e quali gli adempimenti burocratici previsti. Per quanto riguarda gli adempimenti burocratici, c’è una buona notizia: da alcuni anni è in atto un processo di semplificazione amministrativa, che attraverso il sistema delle liberalizzazioni prevede, tra l’altro, la possibilità di avviare nuove imprese con meno passaggi e, di conseguenza, costi più contenuti rispetto al passato. Dal 1° Aprile 2010 poi la Comunicazione Unica alla nostra Camera di commercio, che assolve con un unico passaggio la maggior parte degli adempimenti amministrativi previsti per la nascita dell’impresa, è la sola modalità possibile per creare una nuova impresa o comunicare variazioni di imprese già esistenti.

Redazione: Quali requisiti prevede la Legge sul vostro territorio per aprire un’attività imprenditoriale?

Barbara Borsani: Per avviare un’impresa i requisiti professionali e/o amministrativi richiesti sono tendenzialmente quelli nazionali. In alcune attività possono sussistere dei requisiti specifici locali, ma consigliamo l’aspirante imprenditore di confrontarsi sempre con gli esperti del nostro servizio Punto Nuova Impresa per personalizzare la ricerca di informazioni.    

Redazione: Ci spiega qual è il ruolo di Formaper all’interno di queste iniziative?

Barbara Borsani: Formaper è l’azienda speciale della Camera di Commercio, che opera su Monza dal 2008 con una sede stabile, a seguito dell’autonomia gestionale ed amministrativa derivata dalla nascita della nuova Camera di Commercio di Monza e Brianza. Formaper, su mandato di Camera di Commercio di Monza e Brianza, opera per contribuire allo sviluppo dell’imprenditorialità attraverso l’orientamento, l’informazione, la formazione, la ricerca, l’assistenza. In particolare: organizza seminari e workshop rivolti ad aspiranti imprenditori interessati ad acquisire le informazioni necessarie sui problemi e le opportunità di avviamento di un’attività imprenditoriale e autonoma.

Formaper si propone di favorire sia la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ed attività autonome, sia attraverso la creazione di reti e servizi a supporto al neo-imprenditore, sia attraverso l’offerta di programmi formativi, incontri, e servizi reali di assistenza personalizzata. Supporta, altresì, le piccole imprese attraverso interventi di formazione, incontri e assistenza personalizzata per gli imprenditori e per i loro collaboratori.

Redazione: Molte nostre utenti sono interessate a conoscere le modalità di accesso ai fondi per l’imprenditoria. In particolare, ci chiedono se la legge 215/92 è ancora valida o se, in alternativa, si può far riferimento ad altri fondi. Ci può spiegare oggi come funziona?

Barbara Borsani: La legge 215/92 a favore dell’imprenditoria femminile, purtroppo in questo momento non è stata rifinanziata con fondi utilizzabili per progetti di avvio o sviluppo d’impresa. Le aspiranti imprenditrici brianzole possono avvalersi di leggi locali quali, ad esempio la legge ex 22/06 “Frim – Start Up” di Regione Lombardia, l’iniziativa in “Conto abbattimento tassi per programmi di investimento” di Camera di Commercio Monza e Brianza, oppure – per le imprese artigiane – la misura C della legge 1/2007 di Regione Lombardia. Queste iniziative sono sempre finanziate e di agevole accesso da parte dell’aspirante imprenditrice. Tutte le leggi sopra citate pongono attenzione particolare alle donne ed ai giovani creatori d’impresa. In più, si aggiungono durante l’anno dei bandi specifici per settori ed investimenti predefiniti, quali esempio Voucher internazionalizzazione, Bando Made in Lombardy, Fondo Seed promossi da Regione Lombardia.

Redazione: A patto di essere in possesso dei requisiti necessari per aprire un’attività imprenditoriale nella provincia di Monza e Brianza, come si accede ai fondi?

Barbara Borsani: Generalmente, l’accesso ai fondi avviene dopo la costituzione della società (notaio e avvio in Camera di Commercio). Difficilmente, vengono finanziati progetti d’impresa in fase precedente all’avvio. Va evidenziato che la maggioranza delle nuove imprese tende a ricercare in prevalenza forme di contributo pubblico. Tuttavia, è bene ricordare che il finanziamento pubblico deve essere considerato come un “di più”, un aiuto a prescindere dal quale l’impresa deve comunque svolgere la propria attività contando solo ed unicamente sulle proprie forze. Subordinare l’avvio della propria attività o la realizzazione di un investimento mirato all’ottenimento di un contributo pubblico può infatti voler dire attendere diversi mesi prima di poter mettere in pratica il proprio progetto d’impresa, o addirittura non riuscire a partire mai, precludendosi così l’opportunità di realizzare la propria business idea nei tempi e nei modi desiderati. Questo perché le possibilità di partecipare ad una domanda di contributo dipende dall’apertura di un bando specifico.

Si ricorda infine una fase altrettanto importante nella vita di un’impresa è quella del consolidamento che segue l’avvio: il neoimprenditore dovrà essere in grado di seguire l’evoluzione aziendale, investendo in risorse umane ed economiche per consolidare ciò che ha creato.

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