Come aprire un’attività di catering: licenze, finanziamenti e start up

di francesca


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Sei un mago in cucina e ti riesce benissimo coordinare gli eventi culinari? Allora il catering potrebbe essere l’affare che fa per te.

Il settore della ristorazione, in Italia, è un grande affare che non conosce tempi di crisi significativamente menzionabili. Il motivo di questo successo non è solo da attribuirsi alla qualità dei nostri prodotti e alla bravura dei nostri chef, bensì alla capacità del circuito culinario di adattarsi e trasformarsi in base alle esigenze dei tempi che cambiano.

Gran parte delle vendite della ristorazione, peraltro, sono generate dagli eventi: matrimoni, banchetti aziendali, feste di compleanno, cerimonie varie ecc. Ed è proprio in questi ambiti che il servizio di catering sta dando ottimi risultati.

Ma che cosa bisogna fare per avviare un servizio di ristorazione a domicilio?

Aspetti legali

Dopo aver fatto una stima della motivazione e della competenza che possedete nell’intraprendere quest’attività, dovete fare i conti con penna e taccuino. Eh sì, perchè il catering non è un’attività semplicissima da avviare, soprattutto se non si possiedono già le strutture di base che consentono di razionalizzare le entrate e le uscite.

Inoltre, la stessa definizione di catering presuppone il trasporto di cibo, dal luogo in cui è stato cucinato fino a destinazione. Quindi, per fare catering, non basta saper cucinare. Il trasporto e la presentazione dei cibi, infatti, sono caratteristiche di gran lunga più importanti del resto.

Se anche su questi punti, vi sentire forti e sicuri, andate avanti. Dovete adesso assicurarvi la continuità delle entrate. Come farete? In questo caso dovete studiare bene il vostro target di riferimento che potrebbe essere riassunto in queste categorie:

  1. famiglie e loro eventi
  2. società e aziende
  3. eventi culturali e feste

Con il tempo, certo, potrete ingrandirvi al punto da soddisfare più esigenze di mercato, ma all’inizio è bene che puntiate un obiettivo e vi prepariate al meglio per realizzarlo. Fatto questo, stilerete menù e specialità proporzionali alla fetta di mercato su cui andate a impattare.

Le famiglie, ad esempio, hanno diverse feste durante l’anno: compleanni, battesimi, comunioni, cresime ecc. Allo stesso modo, l’ambito “matrimonio” ha una sua filiera di “conoscenti” che spesso, se avete lavorato bene, vi faranno da cartellone pubblicitario attraverso il passaparola.

Le questioni fiscali

Potete scegliere di essere una ditta individuale o una società. Come sempre, in questo ambito, la scelta del commercialista è la chiave per affrontare al meglio lo start-up di un’impresa ed anche le fasi successive. Sarà proprio lui, infatti, a supportarvi nella formulazione del business plan e in tutte le fasi fiscali. Considerate che nel nostro Paese, ci sono diversi enti che aiutano a formulare il business plan e a “dare dritte” sul tipo di società da avviare.

Contratti

Un altro elemento importante sono i contratti che stipulerete con il cliente. Non penserete certo di lavorare sulla parola? Non potete permettervelo nemmeno con le famiglie dei vostri amici! Chiaro? E’ necessario proteggere i vostri guadagni visto che le uscite saranno certe! Motivo per cui, è necessario che richiediate una “caparra” e la stipula di un vero e proprio contratto.

Le licenze

Avrete bisogno di una licenza commerciale che chiedere alla Camera di Commercio e contestualmente, dovrete fare la DIA sanitaria presso il vostro Comune di residenza. Inoltre, avendo a che fare con la somministrazione di cibi e bevande, la ASL vi dovrà istruire sull’ottenimento delle licenze adatte alla vostra specifica attività a seconda che cuciniate in casa, presso una cucina-ristorante ecc. In ogni caso, la certificazione di riferimento per questo tipo di attività è l‘HACCP per la somministrazione.

Finanziamenti

Anche l’attività di catering può ricevere un finanziamento da parte dello Stato a tasso agevolato. Invitalia si occupa di finanziare fino a 30.000 € (25.000 + 5.000) le nuove attività e di supportare nella stesura del business plan. Ovviamente, si può optare anche per il prestito bancario ma, in questo caso, bisogna fornire garanzie e assicurazioni che con i finanziamenti statali non sono richiesti. E’ tuttavia impensabile che una qualsiasi impresa possa partire senza un budget preventivo; pertanto, è bene avere almeno 5 – 6000 € per iniziare al meglio perché ricordate: chi bene inizia è a metà dell’opera!

Considerazioni operative

Infine, una delle caratteristiche più importanti in questo tipo di attività, pare essere l’entusiasmo dello staff.

Dotatevi, pertanto, di ottime capacità relazionali (oltre che organizzative) e investite in personale allegro e professionale.

Sebbene, infatti, l’impressione iniziale sia che l’utenza si rivolga ai servizi di catering e banqueting con delle pretese inferiori rispetto alla ristorazione classica, le cose non stanno davvero così! Dal catering, infatti, ci si aspetta professionalità, qualità, cortesia, simpatia, creatività e originalità.

Marketing e pubblicità

Infine, armatevi di strumenti di marketing d’avanguardia. La pubblicità su internet può essere davvero vincente. Attenzione però: non scendete a un livello eccessivamente basso di comunicazione. Per esempio, se puntate ad un target medio – alto, una banale comunicazione sui social network potrebbe essere controproducente. Puntate piuttosto a farvi conoscere con un blog o chiedete consigli a un esperto SEM – SEO.

Sì ai biglietti da vista, a determinate forme di volantinaggio mirato, brochure promozionali e… Buona fortuna!

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