Le cooperative sociali in Italia sono tantissime ma non tutte riscuotono il successo sperato, non raggiungendo l’obiettivo sociale e reddituale che si erano prefisso. Esse sono un “universo imprenditoriale a tratti ibrido” che attinge a logiche attinenti sia l’ambito pubblico sia quello privato. Vediamo di capire come funzionano attraverso la nostra intervista a Dott. De Rosa, responsabile di una cooperativa di successo situata in Puglia.
Il Centro Auxilium è una cooperativa sociale di tipo A che si occupa di accogliere e “curare” soprattutto soggetti con svantaggio psichico. Il Centro Auxilium è una struttura riabilitativa psichiatrica appartenente all’Auxilium Impresa Sociale società cooperativa sociale. La sua principale attività consiste nella gestione di strutture riabilitative psichiatriche e strutture socio sanitarie per l’assistenza (prevenzione, cura e riabilitazione) a persone con disturbo psichico, a persone disabili fisici, psichici e sensoriali. Gestisce anche Centri per anziani e un Centro di formazione professionale. L’Auxilium è una cooperativa di tipo A e a norma della L. 381/91 svolge attività socio sanitaria ed educativa. Il sistema cooperativo in genere opera in svariati settori e per ogni settore prevede una tipica cooperativa di settore, come ad esempio, cooperative di lavoro, cooperative della piccola pesca, cooperative forestali, cooperative edilizie, cooperative di consumo.
Il nostro progetto nasce oltre 30 anni fa. Il percorso inizia in una fase storica in cui una legge la 180 del 1978 rivoluziona il concetto di assistenza psichiatrica. Il suo obiettivo è quello di chiudere i manicomi e realizzare strutture alternative sul territorio oltre alla realizzazione dei Dipartimenti di salute mentale. L’affermazione sul territorio è stata determinata dalla costanza nel perseguire obiettivi di qualità e la realizzazione di una grande rete di relazioni con persone che come noi hanno creduto e perseguito il valore della promozione umana.
Costituire una cooperativa, una ditta individuale, un’impresa è molto semplice, basta farsi seguire da un commercialista o da Enti di patronato o Enti associativi o anche direttamente andando da un notaio. I primi passi consistono innanzitutto nel:
Va fatta una scelta tra attivare un ente profit o no profit. Per avere una impresa di valore bisogna che soci abbiano dei valori da rispettare e che non ci sia solo il valore economico. Il funzionamento dipende dalle buone capacità del management.
L’impresa si fa con i capitali e con le persone. I finanziamenti sono opportunità che bisogna saper cogliere. Noi siamo un ente accreditato, le nostre strutture sono accreditate dal Servizio sanitario Nazionale e le nostre prestazioni sono pagate dalla ASL.
Per ottenere finanziamenti bisogna conoscere chi li emette, poi bisogna seguire le indicazioni dell’ente di emissione.
Ogni azienda deve possedere un capitale di base di ammontare necessario per poter svolgere le attività che si è pensato di fare.
La motivazione del personale è sempre determinante sia nella fase iniziale che nelle successive fasi.
Gli errori da evitare sono tanti:
La nostra presenza sul territorio è in equilibrio con la richiesta che viene dal territorio. Ogni territorio esprime un fabbisogno reale e previsto per legge. Il servizio tende sempre a processi di miglioramento continuo della qualità.
La nostra attività ha bisogno di essere radicata sul territorio per il reinserimento di persone che temporaneamente si ritrovano in difficoltà lavorativa, sociale e con la famiglia.
Il lavoro che svolgiamo è caratterizzato da grandi difficoltà come per qualsiasi impresa, in più trattiamo le relazioni umane e quindi l’attività non è caratterizzato solo da un fattore economico, ma è assolutamente predominante il fattore umano.
La Puglia vede la presenza di numerose esperienze di cooperative di tipo A e di tipo B, il loro problema è che non sono organizzate in termini imprenditoriali, ma dipendenti nel più dei casi dalla Pubblica Amministrazione.