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21enne rifiuta di abortire e il marito le dà fuoco

Una donna libanese, incinta di cinque mesi, con ustioni su tutto il corpo, sta combattendo per la sopravvivenza dopo che suo marito le ha dato fuoco con una bombola di gas perché si è rifiutata di abortire. Lo riporta il Daily Mail.

Hana Mohammed Khodor, 21 anni, è stata portata d’urgenza in un ospedale di Tripoli in condizioni critiche. Le è stato rimosso il feto senza vita e le speranze che la donna possa farcela sono “molto scarse”.

Stando a quanto ricostruito, l’uomo ha cominciato a picchiare la 21enne quando le ha detto che avrebbe voluto tenere il bambino che sarebbe dovuto nascere a dicembre. Il motivo? Il bambino avrebbe gravato sull’economia già di per sé provata della coppia.

La donna ha riportato ustioni al 100% del corpo. Un medico, parlando ad Arab News, ha detto: “Mentre parliamo, sta combattendo per la sua vita, in terapia intensiva. Hana era incinta di cinque mesi. Il bambino è morto e abbiamo dovuto operare la donna per rimuovere il feto. Le possibilità che sopraviva sono molto scarse”.

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L’ospedale ha rinunciato al pagamento delle spese mediche ma la famiglia della donna, povera, deve affrontare i costi giornalieri di 400 dollari, esclusi i trattamenti, le operazioni e gli interventi chirurgici ricostruttivi. Se la donna dovesse farcela, avrà bisogno almeno di tre mesi di ulteriori cure.

Un amico di famiglia, Abdul Rahman Haddad, ha spiegato che la situazione è “troppo delicata e seria” e che il conto ospedaliero è già di migliaia di dollari: “Ha bisogno di 15 trasfusioni al giorno e ciascuna costa 100 dollari, a parte i costi giornalieri del letto d’ospedale, delle attrezzature mediche e del trattamento in terapia intensiva. La sua famiglia è estremamente povera e lei è una giovane donna… hanno bisogno di qualsiasi forma di assistenza medica”.

Il marito della donna, che stava provando a fuggire dal Paese, è stato arrestato.

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