Leo Gullotta a cuore aperto: “Io e il mio compagno stiamo insieme da 42 anni”

di Manuela Zanni


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Leo Gullotta ha  parlato della sua storia d’amore che va avanti da 42 anni in una intervista “a cuore aperto” in cui l’attore ha messo a nudo i propri sentimenti circa la sua vita privata.

 

Il primo amore di Leo Gullotta è stata una ragazza

Gullotta, di origini catanesi, ha trascorso l’infanzia al Fortino,  uno dei quartieri più popolari di Catania. Nel racconto degli amori adolescenziali parla delle prime cotte per delle ragazze fino alla scoperta della sua sessualità e all’amore per il compagno che da oltre quarant’anni condivide la vita al suo fianco. “Il primo amore è stata una ragazza” ha detto l’attore, aggiungendo: “Ne ho avute diverse. Il passaggio è stato verso i ventotto, ventinove anni. Mi piaceva la crema, poi ho deciso che mi piaceva il cioccolato“.

Una storia d’amore lunga 42 anni

Nonostante la sua nota riservatezza circa la sua vita privata, l’attore siciliano
ha parlato apertamente  del compagno  con cui due anni fa si è unito in matrimonio civile:Sto con la stessa persona da 42 anni. Ci siamo uniti civilmente non appena è stato possibile, quando è arrivato questo diritto“.

Il segreto dell’amore secondo Leo Gullotta

L’amore lo devi cercare. La prima fase di qualsiasi incontro è chimica, poi lentamente spunta il sentimento, poi l’amore, la condivisione, il feeling, un pizzico di umorismo, di gioco, di certezze. Non invasione di campo sotto nessun aspetto. Il sapere ascoltare ma anche il sapere amare. Oggi è tutto sbrigativo questo mi dispiace moltissimo. L’amore è una cosa importante” ha spiegato Gullotta alla domanda circa il “segreto” della durata della sua storia d’amore.

Leo Gullotta: “il mio compagno è un sostegno fondamentale”

Il mio compagno è per me  un sostegno non da poco. E’ avere al fianco una persona che ti stima, ti rispetta, e per questo ti pungola. In questi anni non abbiamo mai litigato se non per sciocchezze. Cosa mi rimprovera? Forse l’essere troppo tedesco a volte“- ha concluso Leo Gullotta.

Il matrimonio con il compagno

Nel 2019 Leo Gullotta ha sposato il suo compagno a cui è legato da 42 anni, parlandone solo a cerimonia avvenuta: “Sì è fatto tanto per i diritti civili, ancora molto bisogna fare, ma appena è arrivata la «timbratura di legalità» con le unioni civili, ne abbiamo approfittato. Non ho messo i manifesti e non ho chiamato i fotografi perché non m’interessano le briciole di pubblicità. ‘Aspetti, per lei prepariamo al volo la sala grande’, mi ha proposto un funzionario del Comune quando mi ha riconosciuto. ‘Va benissimo questa piccolina’, ho risposto” ha raccontato.

La lotta  per i diritti degli omosessuali

Il 75enne siciliano fece coming out nel ’95, quando pochissimi artisti e uomini pubblici si dichiaravano omosessuali:Dopo la conferenza stampa di ‘Uomini uomini uomini’, il film di Christian De Sica che raccontava la vita di quattro borghesi omosessuali, mi chiesero se fossi gay e risposi: ‘Sì, perché?’. Ho sempre vissuto serenamente la mia vita e combattuto senza paura per i miei diritti”, ha raccontato  l’attore in una intervista al Fatto Quotidiano aggiungendo di essere stato privato di un ruolo importante per  via della sua omosessualità.

Gullotta: “Il ruolo di Padre Puglisi mi è stato tolto perchè sono omosessuale”

“Dovevo interpretare Don Puglisi in un progetto importante, stavamo per iniziare a lavorarci quando il regista mi chiamò: pensavo che si trattasse dei soliti ritardi, invece mi disse che il mio nome era saltato. A qualche funzionato della Rai suonò il campanello d’allarme per la propria carriera: ‘Chissà cosa dirà il Vaticano se scegliamo un omosessuale dichiarato per interpretare Padre Puglisi’. Fu uno schiaffo tremendo, ma non mi arresi” aveva rivelato l’attore.

Gullotta: “L’Italia è un paese ipocrita con gli omosessuali”

E ancora, in merito all’omosessualità, secondo  l’attore l’Italia è un paese ipocrita: “Al World Gay Pride del 2000 dissi: ‘Sono l’unico omosessuale nello spettacolo, in Italia’. Qualche passo in avanti per fortuna si è fatto ma il nostro è un paese ipocrita: ancora oggi c’è chi tace e soccombe per la paura di perdere il lavoro. Gli episodi di omofobia e razzismo sono sotto gli occhi di tutti ma la vita è meravigliosa e dobbiamo andare avanti. Papa Francesco l’ha detto chiaro: ‘Chi sono io per giudicare?’. Chi si professa cattolico, segua il suo insegnamento” ha concluso.

 

Progetti futuri di Leo Gullotta

Leo Gullotta che, reduce dal successo del festival Barbablù di Morganina con il suo “Minnazza” ha raccontato in una recente intervista  “È stata una prima edizione del Barbablù festival fantastica.  Questo vuol dire che le persone hanno ancora voglia di incontrarsi con la riflessione. Soprattutto in questo momento. Dobbiamo riprendere questa questa buona abitudine  dobbiamo avvicinarci alla riflessione, non possiamo pensare come prima della pandemia, dobbiamo pensare tutto in un modo diverso” .

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