Legge Zan, Fedez: “Libertà di espressione. Questa è una priorità”

di Alice Marchese


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La Legge Zan, bloccata in Parlamento da anni, attua nuove misure di prevenzione e contrasto della discriminazione per motivi di sesso, identità di genere e disabilità. Innumerevoli sono stati i dibattiti in seguito a quanto accaduto.

Che cos’è la Legge Zan

La Legge Zan può essere il primo passo verso la tanto agognata rivoluzione culturale del Paese. Bisogna mettere al centro l’idea di educare le nuove generazioni a un’affettività più sana e inclusiva, perché non esiste una normalità e tantomeno esistono forme di sessualità normativa.

Introduce nuovi reati, istituisce la giornata nazionale contro la discriminazione e stabilisce la creazione dei centri di tutela delle vittime delle discriminazioni fondate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

L’appello di Elodie

“Siete indegni, questa gente non dovrebbe essere in Parlamento”, aveva detto Elodie in merito all’ostruzionismo contro il disegno di legge in questione. E non è l’unica ad essersi rivolta contro chi contrasta l’iter legislativo.

Le parole di Fedez

Fedez in una serie di Stories su Instagram si rivolge al senatore leghista Simone Pillon, che in Parlamento è uno dei principali oppositori dei provvedimenti che tutelano l’aborto e delle leggi in favore dei diritti Lgbtqi, la cosiddetta legge Zan.

“Questa mattina mi sveglio con le dichiarazioni del senatore Pillon che ci spiega il concetto di priorità. Io vorrei entrare nel merito delle priorità del senatore e del ddl Zan.
Il disegno di legge che, in pratica dà più diritti a chi non ne ha. Nelle scorse settimane Pillon ha osteggiato l’approvazione di questa legge perché, secondo lui, darebbe il via libera agli uteri in affitto. Bel titolo, ma nel ddl non si parla di uteri in affitto”.

“Il senatore Pillon – continua – ci stupisce con una nuova esilarante dichiarazione dicendo che il ddl Zan non è una priorità. E io dico: scusi Pillon, lei ha basato la sua intera carriera politica trattando solo ed esclusivamente questi temi, lei è famoso per essere quello del Family Day, e oggi si toglie dal dibattito così? Non è da lei. Entriamo nel dibattito, discutiamo”.

Parliamo di priorità

Così il rapper, genitore bis della piccola Vittoria, procede con il suo pensiero: “Se vogliamo parlare di priorità, parliamo delle priorità. Vogliamo parlare di come sta gestendo la Lega il piano vaccinale in Lombardia dove ci sono i 90enni e gli 80enni che non sono ancora vaccinati?
Vogliamo parlare di come la Lega non è riuscita a costruire una terapia intensiva spendendo decine di milioni di euro durante l’emergenza?

Oppure per lei era una priorità quando io e mia moglie abbiamo esortato nel nostro piccolo a indossare le mascherine mentre il vostro leader andava in giro a fare assembramenti e a togliersi la mascherina per fare i selfie, nel dire: Fedez è un personaggio blasfemo che uccide la nostra civiltà e non può fare appelli di questo tipo? Il mio Gesù Cristo tatuato sulla pancia era una priorità per lei in un momento così delicato per il Paese? Non so che priorità abbia a questo punto”.

“Mio figlio ha il diritto di esprimersi come meglio crede”

L’ultima considerazione la dedica alla libertà di espressione: “Da padre le dico: ho un figlio di tre anni che gioca con le bambole e non desta alcun turbamento in me, non succederebbe nemmeno se sentisse l’esigenza di mettersi il rossetto o lo smalto: ha diritto di esprimersi come crede”.

“La cosa che mi destabilizzerebbe un po’ è sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà, cercando di arginare dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo Paese. Questa è una priorità”.

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