Le identità virtuali creano disagi nelle relazioni affettive

L’amore ai tempi dei social network, in breve “in crisi”. “I social network alimentano malessere e disagio nelle relazione affettive e sessuali”, lo ha detto il sessuologo Angelo Peluso, professore della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata, in occasione del 36° anniversario della Sisc, la Società Italiana di sessuologia Clinica.

Le identità recitate – ha spiegato Peluso – caratterizzano le relazioni online attraverso la mediazione di fake, ovvero di false identità, che interagiscono costruendo immagini mascherate del sé e degli altri, in un sistema di rapporti collusivi. La vita online provoca effetti placebo non solo in soggetti depressi e solitari, ma in chiunque abbia insicurezza o disagio rispetto alla percezione della propria immagine. Ma anche coloro che non hanno problemi di autostima affidano al web e ai social l’occultamento dei propri difetti e l’esaltazione di pregi non sempre reali”.

Nascondersi dietro una falsa identità non fa che alimentare quelle insicurezze dei giovani che poi si traducono in disagio sociale e sessuale, che si manifesta soprattutto nell’incapacità di vivere una relazione affettiva, per cui nell’immediato porta inevitabilmente alla ricerca dei rapporti dall’approccio facile. Inoltre, aggiunge Peluso, esiste un altro grande pericolo dovuto alle identità inautentiche, ed è che possono creare pericolose forme di dipendenza, poiché si consente a quella identità fittizia di esercitare un presunto controllo sulla realtà esterna. Inoltre la rete, soprattutto per gli adolescenti, finisce per diventare un vero e proprio contenitore di modelli e stereotipi da seguire, perdendo di vista la quella realtà che non è online ma ci circonda. Insomma, internet e social network, possibilmente a piccole dosi e nei contesti che si prestano ad esperienze di tipo virtuale.

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