Un pesciolino contro l’anemia: il metodo dello scienziato Christopher Charles

Il metodo deriva dallo scienziato canadese Christopher Charles la cui idea è quella di garantire la giornaliera dose di ferro di cui il corpo ha bisogno in modo semplice, soprattuto in quei Paesi in difficoltà economica dove gli integratori di vitamine potrebbero essere troppo costosi o irreperibili. Pare che Charles si sia ispirato ad una ricerca secondo la quale la cottura di cibi in pentole di ferro aumenterebbe il quantitativo di ferro negli alimenti.

Come funzione il Lucky Iron Fish?

Ma come funziona il pesciolino contro l’anemia? Sembra che il rilascio di ferro avvenga attraverso l’immersione del pesce di ferro durante la cottura dei cibi per circa una decina di minuti. Una volta trascorsi i minuti previsti, si procede con l’estrazione dell’oggetto e si completa il tutto con qualche goccia di limone che aiuta l’assimilazione del ferro da parte dell’organismo. Il pesce non altera il sapore degli alimenti e, secondo quanto affermato dallo scienziato, può essere utilizzato svariate volte fino a circa 5 anni.

Secondo gli studi condotti da Charles, l’uso del pesciolino sarebbe in grado di diminuire l’incidenza di anemia del 50% dopo 9 mesi di trattamento. Il pesce ha un costo basso, di circa 20 dollari, e sta avendo un grande impiego in Paesi in via di sviluppo come la Cambogia, dove la metà della popolazione soffre di anemia e di questi buona parte si tratta di donne e bambini.

Perchè proprio un pesce?

La particolare forma, deve la sua scelta per la superstizione e la simbologia che caratterizza la cultura cambogiana. Pare, infatti, che quando Charles fece i suoi primi studi presso quella popolazione, utilizzò barrette in ferro che non furono ben viste dal popolo. Una volta scoperta la simbologia del Paese, lo scienziato fu in grado di capire che un simbolo come il pesce era per loro un porta fortuna e così decise di dare quella particolare forma al suo insolito rimedio per l’anemia.

Con questo nuovo oggetto fortunato, lo studio ebbe ottimi risultati positivi, tanto da far distribuire al suo istituto circa 9.000 pesciolini a ONG e ospedali della Cambogia per continuare la terapia contro l’anemia. Attualmente sono circa 2.500 le persone nei villaggi in Cambogia che stanno utilizzando il Lucky Iron Fish per combattere l’anemia con risultati positivi, soprattutto per le donne anemiche incinte durante la gravidanza e il parto.

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