Un cuore vuoto fa bene alla salute

di francesca


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Lo stile di vita a cui la società ci abitua é collegato all’idea di raggiungere degli obiettivi, nell’arco della vita cosà come nel semplice trascorrere di una singola giornata, e questo influenza decisamente il nostro modo di porci anche verso la salute.

La medicina é spesso considerata il mezzo per raggiungere uno stato di benessere perso, quindi anch’essa rappresenta uno strumento volto al raggiungimento di un fine personale. D’altra parte, nel nostro immaginario, cos’altro puà essere la medicina? La stessa parola “medicina” deriva da “medium”, cioé mezzo!

Tuttavia se vivessimo in maniera adeguata per il nostro benessere non avremmo bisogno di mezzi, non avremmo bisogno di medicine. Il “mezzo” sarebbe in realtà cià che applichiamo ogni giorno, cioé la nostra vita, il nostro modo di vivere.

Probabilmente cià che di più caro ci vorrebbero insegnare le medicine alternative e, più in generale, molte filosofie orientali, é proprio cià che ci risulta più difficile applicare nella vita quotidiana: l’azione disinteressata, un atto di rinuncia al proprio ego.

In realtà basterebbe lasciar parlare il Cuore: come dicono i cinesi, dovremmo avere un “Cuore vuoto”. Il Cuore va inteso nel senso “cinese” , ovvero in qualità di struttura energetica, e non anatomica: insomma non ci riferiamo ad un muscolo che pompa sangue. Secondo la medicina cinese e in particolare secondo la scuola confuciana, particolarmente attenta alle dinamiche politiche, il Cuore rappresenta l’ “imperatore”, cioé il fulcro attorno a cui si manifestano gli eventi della nostra vita quotidiana, e al contempo il custode di quello che dovrebbe essere il nostro percorso nel mondo, la “Via” tracciata per noi nell’ordine universale.

L’imperatore non si muove mai dal suo trono e sono i suoi ministri ad agire per lui: il Cuore é colui che emana decisioni e sentenze attraverso i suoi ministri (in particolare il Polmone, il suo primo ministro) ma lo fa anche sulla base di cià che i suoi ministri gli riferiscono (in particolare il Ministro del Cuore, che filtra le informazioni che giungono all’imperatore).

Allora, ad esempio, che idea si può fare il nostro imperatore se dal mondo gli giungono una quantità esagerata di notizie? L’imperatore sarà pieno di preoccupazioni e vorrà far fronte a tutto cià lavorando giorno e notte. Magari perdendo di vista il progetto di vita, quella Via che costituisce il percorso naturale per lui, l’unico che, nella sofferenza o nella felicità, porti davvero ad una realizzazione individuale.

Cosa accadrà se al Cuore giungono notizie allarmanti? Egli sarà sempre attivo, non riuscirà a riposare e a riflettere, non riuscirà forse a prendere decisioni.

Cosa accadrà se il Ministro del Cuore deciderà di non riferire cià che accade all’imperatore, per non turbarlo? L’imperatore prenderà decisioni senza sapere le cose, agirà senza comprendere bene le conseguenze del suo agire, si scaglierà contro chi non ha colpa o premierà chi non ha merito.

Un cuore vuoto, d’altra parte, puà essere in grado di accogliere in sè tante cose, di valutarle e di confrontarle con i progetti a sua disposizione. Puà essere in grado di sopperire alle viltà dei suoi ministri o al loro eccessivo protagonismo. Potrà agire in un qualunque momento, adattandosi alle necessità, poichè non é mai indaffarato “in qualcos’altro”.

Auguro a tutti, me compreso, di trovare la strada per liberare ogni giorno l’imperatore dai suoi troppi impegni, e lasciarlo libero di diventare un monarca illuminato, capace di dare luce (Shen) a tutto l’organismo in cui risiede.

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