Una cura miracolosa? No, ma alla guarigione contribuiscono una serie di fattori tra cui non bisogna assolutamente trascurare dimensioni e caratteristiche del tumore. Basta mezza giornata e un tumore al seno diagnosticato precocemente diventa solo un ricordo.
Le pazienti vengono operate, sottoposte a radioterapia intraoperatoria dopo l’intervento, trattenute in ospedale poche ore e rispedite a casa in giornata. Una chirurgia giornaliera che fa grandi promesse ma che non va bene per tutti i soggetti affetti dalla stessa patologia. Le candidate ideali sono donne con tumori di piccole dimensioni, dai 4 o 5 millimetri ad un centimetro e mezzo.
“Anticipare la diagnosi, per curare il tumore con la massima efficacia e con il minor impatto sul corpo e sulla mente, è il nostro motto“, spiega Veronesi, che all’aspetto strettamente medico aggiunge anche l’effetto psicologico del paziente, che affronta la cura con serenità e fiducia. “Spesso la cosa più difficile è togliere il cancro dalla mente dei nostri pazienti“, aggiunge Alberto Luini, Direttore della Senologia, che ricorda questa massima di Veronesi.
Le stime sono abbastanza chiare e poco confortanti. Oggi il tumore al seno colpisce circa 37mila donne e ne uccide almeno 10mila, ma in compenso oggi un tumore su tre viene diagnosticato prima che sia effettivamente palpabile, ed è su questo tipo di tumori che è possibile intervenire con il day surgery senologico.
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