L’inquinamento si combatte a tavola

Il problema smog affligge le grandi città ormai da qualche decennio e non è più una novità neanche nei centri minori.
I danni causati dalle cosiddette “polveri sottili” non sono più un mistero e i Comuni corrono ai ripari con palliativi insufficienti, come il blocco del traffico per qualche ora a settimana. In queste situazioni difendere le vie respiratorie è fondamentale e anche l’alimentazione ha un ruolo importante nella difesa della nostra salute.

Lo smog crea una sorta di “ossidazione” delle vie aeree e ciò può comportare l’insorgere di importanti patologie cliniche. La natura offre, in ogni stagione, quello che ci occorre per stare bene e, durante l’inverno, quando i livelli d’inquinamento sono più elevati, troviamo molti alimenti che fanno al caso nostro.

A tavola è bene assumere sostanze antiossidanti, come la vitamina E, un vero elisir di giovinezza per l’organismo, che troviamo nel germe di grano, frutta secca, in particolare mandorle e nocciole, patate, semi di girasole secchi, olio di semi e olio extravergine di oliva.

La vitamina C ha sempre un ruolo centrale per la nostra salute e anche in questo caso non possiamo farne a meno per via della sua importante azione antinfiammatoria; largo, dunque, a kiwi, agrumi, pomodori, ananas, frutti di bosco, broccoli, cavolfiore, prezzemolo e peperoni.

Il beta-carotene, infine, protegge le mucose, difende dagli effetti nocivi dei radicali liberi e neutralizza molti dei danni causati dal fumo di sigaretta e quindi anche dello smog cittadino. Questa sostanza è contenuta in carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, cime di rapa e broccoli.

Frutta e verdura conservano tutti i loro principi attivi quando sono ancora freschi, e le verdure non dovrebbero essere cotte troppo a lungo; è preferibile, anzi, consumarle crude quando possibile. Grande alleato nella lotta all’inquinamento sarà il mercato, dove troverete alimenti freschi, gustosi e a prezzi inferiori rispetto a quelli imposti dai supermarket.

Inoltre, gli ortaggi del mercato arrivano sui banchi da distanze minime, quasi a “chilometro zero” e non avrete quindi contribuito all’inquinamento dovuto al trasporto su ruota.