La dieta vegana può far salire la glicemia e i trigliceridi?

di Alice Marchese


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La dieta vegana recentemente sta prendendo piede sul web e spesso ci si chiede se aumenti effettivamente il proprio benessere dal momento che è un regime alimentare ecosostenibile. Secondo un lavoro scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet, il passaggio a un’alimentazione più vegetale non è solo consigliato ma, addirittura, obbligatorio se vogliamo salvare il genere umano sul pianeta.

Dieta vegana: sì o no?

Una delle domande più poste è se la dieta vegana può far salire la glicemia o i trigliceridi. Come riporta Il Corriere, Walter Willett, l’autore principale dello studio, ha conferito delle preziose raccomandazioni. “La quantità di frutta, verdura, frutta a guscio e legumi consumata a livello globale dovrà raddoppiare, mentre quella di alimenti come carne rossa e zucchero dovrà ridursi di oltre il 50 per cento“. Il problema, però, è cosa intendiamo per alimentazione vegetale: lo stile di vita di chi si dichiara vegano e salutista e che si nutre prevalentemente di patatine, bevande zuccherate, pane bianco in cassetta e burger vegetali di produzione industriale può essere definito uno stile di vita sano? La risposta è “certamente no”. Ma in cosa consiste questo genere di dieta?

Scelta vegana comoda o attenta alla propria salute?

Un recente studio scientifico, pubblicato sulla rivista Nutrients, ha messo in evidenza le profonde differenze tra due categorie di persone che scelgono l’alimentazione vegana.
La prima si identifica in una scelta “comoda” (convenience vegan). Questa privilegia il consumo di cereali raffinati a base di farina bianca e di alimenti ultraprocessati di produzione industriale (per esempio alimenti pronti per il consumo) ed è sicuramente correlata a un peggior stato di salute, addirittura peggiore delle persone che seguono un’alimentazione onnivora. Un aumento della glicemia e dei trigliceridi, come nel suo caso, potrebbe essere correlato a un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e di cereali raffinati.

Quella invece “attenta alla propria salute” (health-conscious vegan), al contrario, è una dieta in cui si consumano pochissimi alimenti ultraprocessati e che privilegia il consumo di ampie varietà di cereali integrali, legumi, verdura, frutta e frutta a guscio, preparati in maniera semplice. Una dieta sicuramente salutare e rispettosa degli animali e del pianeta ma che sarà inevitabilmente carente di vitamina B12, e, in certe fasi della vita, di acidi grassi essenziali omega 3. Quindi è uno stile alimentare da seguire in maniera consapevole e con le giuste integrazioni.

Dieta vegetariana e vegana: differenze

La dieta vegana è un regime alimentare che non comprende nessun alimento di origine animale (carne, pesce, latte e derivati, uova e miele) e si basa sul consumo di cereali, legumi, verdura e frutta, sia fresca che secca, oli vegetali, bevande vegetali, semi. Ma qual è la differenza tra dieta vegana e vegetariana?

Una dieta può definirsi vegetariana se prevede l’esclusione di tutti i tipi di carne (suino, manzo, montone, agnello, pollame, selvaggina), prodotti a base di carne (salsicce, insaccati, paté), pesce (incluso il sushi), molluschi e crostacei.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

• Gavi, The Vaccine Alliance, ha completato l’assegnazione di quasi 200 milioni di dosi di vaccino a 35 paesi a basso reddito, con l’obiettivo di raggiungere milioni di bambini che non hanno ricevuto le vaccinazioni di routine fondamentali durante la pandemia di COVID-19. • Questa assegnazione segue la decisione del Consiglio di Amministrazione di Gavi, […]

Nell’ultima settimana, dall’11 al 17 luglio, l’Italia ha registrato 8.942 nuovi casi di Covid-19. Questo rappresenta un aumento del 62,5% rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal Monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del Ministero della Salute, evidenziando una preoccupante crescita della diffusione del virus. Nonostante l’incremento dei contagi, la situazione nei […]

In uno studio condotto dall’UC Berkeley, dalla Columbia University e da altre istituzioni, i ricercatori hanno scoperto che diverse marche importanti di tamponi contengono livelli tossici di metalli. I risultati dello studio I ricercatori hanno acquistato tamponi da grandi marchi dell’UE, del Regno Unito e degli Stati Uniti, secondo un comunicato stampa dell’UC Berkeley Public […]