Esercizi tibetani, i migliori per allenare corpo e mente

I Tibetani, si sa, in quanto a benessere psicofisico sono da sempre il top. Gli esercizi tibetani, infatti, si stanno diffondendo ormai da anni anche in Occidente dove, con qualche “riadattamento contemporaneo”, si usano per rigenerare corpo e mente. Certo, non aspettatevi la remise en forme dei monaci tibetani che fanno anni e anni di meditazione, ma di sicuro potrete realizzare un benessere per corpo e mente generale.

Sappiate che dovrete essere costanti -tant’è che gli esercizi tibetani si chiamano anche riti- e che se farete con costanza degli esercizi di respirazione o di meditazione yoga starete certamente meglio a livello psicofisico.

Vediamo gli esercizi tibetani per allenare corpo e mente.

Il primo dei cinque esercizi tibetani si chiama la ruota

Per il corpo: in piedi, con le gambe leggermente divaricate, con i piedi paralleli e con le braccia che cadono lungo i fianchi, portiamo le braccia sulla linea delle spalle (come se volessimo formare una croce), con il palmo della mano destra rivolto verso il basso e quello della mano sinistra verso l’alto. A questo punto, con gli occhi aperti fissiamo un punto davanti a noi e iniziamo a ruotare il corpo in senso orario, con i piedi che restano saldi a terra, cercando di mantenere sempre la posizione.

Per la mente: inspiriamo e espiriamo ad ogni movimento. Ripetiamo l’esercizio 5-7 volte.

Il secondo esercizio tibetano: l’angolo

Per il corpo: questo esercizio si esegue stando in posizione supina, con il collo e la nuca allungati mentre le braccia stanno lungo i fianchi e le mani appoggiano per terra. Iniziamo sollevando le gambe ad angolo retto e i piedi tenuti a martello; espiriamo e iniziamo a flettere la testa in avanti, cercando di portare il mento in direzione del petto. Nel corso dell’ispirazione testa e gambe tornano a terra e le punte dei piedi si distendono.

Per la mente: facciamo l’esercizio all’aria aperta, se ci è possibile.

Il terzo esercizio tibetano: l’arco

Per il corpo: in ginocchio, con il busto retto e il bacino sulla linea delle ginocchia, le dita dei piedi vanno tenute ripiegate e poggiate a terra mentre le mani si appoggiano alla base dei glutei; le spalle restano basse e i gomiti vengono portati all’indietro. In questa posizione iniziale, inspiriamo e portiamo spalle e testa all’indietro, inarcando la parte superiore del busto, contraendo i glutei senza muovere le ginocchia e mantenendo le gambe perpendicolari ai propri fianchi.

Per la mente : quando si espira, la testa viene fatta flettere nuovamente in avanti.

Esercizio tibetano: il ponte

Per il corpo: seduti, con le gambe distese in avanti e leggermente divaricate; il busto mantenuto ben eretto, i piedi a martello e le braccia lungo i fianchi; le mani appoggiano a terra, in linea con le proprie anche. Da questa posizione iniziale si inspira e, contemporaneamente, mani e talloni vengono premuti al suolo, portando il bacino in avanti e sollevandolo, andando così a formare la figura di un ponte. Espirando si torna poi alla posizione iniziale.

Per la mente: pensate alla natura mentre lo fate o a qualcosa che vi faccia stare bene.

Esercizio tibetano: la montagna

Per il corpo: a quattro zampe, con le dita delle mani in avanti e con quelle dei piedi ripiegate. In questa posizione iniziale, si solleva il bacino espirando, e lo si porta in alto cercando, contemporaneamente, di tenere le piante dei piedi appoggiate al pavimento, con gambe e braccia ben tese.

Per la mente: nel momento in cui si inspira il bacino viene riportato giù, fino a toccare il pavimento e contrarre i glutei, per poi tornare ad espirare e a salire col bacino.

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