Endometriosi, dalla Sicilia una ricerca dice come gestire i sintomi con un farmaco

di Redazione


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Una ricerca condotta dal centro di riferimento regionale per l’endometriosi dell’Arnas Civico di Palermo e pubblicata sulla rinomata rivista “Archives” di ostetricia e ginecologia potrebbe cambiare le prospettive di cura per molte donne affette da endometriosi.

La ricerca siciliana potrebbe cambiare le cure per l’endometriosi

Lo studio, durato dieci anni e ideato dal dottor Antonio Maiorana, responsabile del centro palermitano, dimostra che il farmaco “dienogest” è efficace e sicuro nel controllo del dolore pelvico cronico causato dalla patologia, se assunto per lunghi periodi.

Lo studio dimostra l’efficacia del “dienogest” per controllare il dolore nel lungo periodo

L’endometriosi è una malattia che colpisce il 10-15% delle donne in età riproduttiva, causando forti dolori e problematiche di infertilità. Il suo decorso è cronico e necessita di trattamenti protratti nel tempo. Fino ad oggi, però, nessuno studio aveva analizzato gli effetti di un utilizzo così prolungato dei farmaci disponibili. La ricerca siciliana, unica nel suo genere, ha dimostrato che il “dienogest”, già noto per i benefici sul breve periodo, può essere assunto in continuo per anni senza causare effetti collaterali rilevanti. Il farmaco si è dimostrato efficace nel tenere sotto controllo il dolore pelvico tipico dell’endometriosi in tutte le pazienti monitorate.

“Risultati incoraggianti per migliorare la qualità di vita delle donne” dichiara il medico

“I risultati sono molto incoraggianti – spiega il dottor Maiorana – poiché la possibilità di gestire i sintomi nel lungo termine consente di migliorare notevolmente la qualità di vita delle donne, diminuendo il ricorso a procedure chirurgiche ripetute e permettendo una pianificazione più serena dell’eventuale gravidanza”. La ricerca, frutto della collaborazione tra diversi medici e specialisti del Civico di Palermo, potrebbe dunque segnare una svolta per le tantissime donne che convivono con questa invalidante patologia.

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