La dieta Okinawa è un ottimo regime alimentare disintossicante in quanto è ipocalorica ed ha un effetto incredibile sul metabolismo e sulla digestione, con uno straordinario risultato disintossicante sull’organismo. E’ una dieta che si basa su alimenti ricchi di omega3 e sali minerali, prevede poco sale ed è molto semplice da seguire. Tanti i consigli che questa dieta propone per vivere in modo sano ed equilibrato: per prima cosa bisogna bere a volontà tè verde e mangiare cetrioli, insalata, arance, mele, zucchine, yogurt magri e alghe mentre vanno mangiati in quantità moderata banane, patate, pesce, riso, pasta, legumi e pollame. In quantità ridotta anche pesce grasso, pane, carne rossa magra, frutta secca, pizza, gelati e possibilmente quasi mai biscotti, noci, cioccolato, burro e olio. La dieta di Okinawa, nel complesso, non è molto differente da quella mediterranea anche se è il Giappone ad avere il record di ultracentenari, e non l’Italia. La base dell’alimentazione di Okinawa è il riso integrale, che cuociono più spesso al vapore. Questo riso è presente ad ogni pasto e i pasti sono tre al giorno: colazione, pranzo, cena.
In alternativa servono la “soba”, cioè un impasto di grano saraceno integrale. Mangiare poco senza esagerare è la ricetta per stare bene ed è alla base di questo miracoloso tipo di alimentazione. Poi ci sono alcuni cibi da evitare, mentre sono molto presenti le verdure. Infatti si usa iniziare sempre i pasti con una ciotola di verdure crude, che in alternativa vengono cotte al vapore o saltate nel wok. Molto importante è la soia, che i giapponesi consumano sotto forma di tofu, miso, natto e salse, mentre il pesce e i frutti di mare vengono consumato 3-4 volte alla settimana in quanto sono presenti gli omega-3 (acidi grassi considerati essenziali per la protezione dalle patologie cardiovascolari), calcio, magnesio e fosforo. Si usano molto le alghe (kombu, nori e hijiki) che vengono messe nelle zuppe, si intingono nelle salse, si fanno saltare e insaporiscono il pesce. La dieta Okinawa si basa per l’ottanta per cento da elementi vegetali. Banditi latticini e formaggi, a parte una o due volte a settimana quelli di capra. Anche i dolci sono ridotti al minimo.